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Dopo lo spinello, Trezzano approva il consuntivo con più di 3 milioni di avanzo amministrativo

Scoperta una lettera di don Franco, parroco di San Ambrogio, con il quale il prete smentisce di essere d’accordo con la giunta sui lavori del parcheggio di via Treves e di quello adiacente la chiesa

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Nella foto, don Franco, parroco della chiesa di san Ambrogio di Trezzano sul Naviglkio
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Nella foto, don Franco, parroco della chiesa di san Ambrogio di Trezzano sul Naviglio

Trasmissioni in streaming che spariscono, mutui che graveranno sulle case comunali che potevano essere evitati, coinvolgimento di personalità locali che smentiscono la loro adesione a progetti contestati. Trezzano, ultima frontiera: questo è il giornale di bordo del Consiglio comunale. Compreso quello riunito ieri sera per approvare il bilancio consuntivo che segna un avanzo di amministrazione di oltre tre milioni di euro. Fu vera gloria? Come sempre si dice in questi casi: ai posteri l’ardua sentenza.

Lo streaming fantasma

Ai poveri cronisti di provincia non resta che partire, come sempre, dai fatti. Ed è un fatto che tutti coloro che dopo la pubblicazione dell’articolo sullo spinello fumato prima della seduta dell’ 11 maggio scorso (leggi qui) si sono avventurati nella ricerca del filmato in streaming di quel Consiglio comunale, siano rimasti delusi. Non ce n’è traccia sul sito del Comune, non ce n’è traccia sulla pagina Facebook dello stesso Comune, non ce n’è traccia sull’intero web. Nein, niet, no! Il motivo? Chi doveva avviare la trasmissione se ne sarebbe dimenticato! Capita, a volte, dirà qualcuno. A Trezzano capita spesso quando c’è da evitare qualche imbarazzo.

Tre milioni non spesi

Si arriva così al consuntivo. Come detto è stato approvato ieri sera con i soli voti della maggioranza (anche in questo caso con qualche consigliere assente), e presenta un avanzo di amministrazione di oltre tre milioni. Una domanda sorge spontanea. Non essendo il Comune un’azienda privata che a fine esercizio deve garantire degli utili ai suoi azionisti, non potevano essere spesi per garantire servizi migliori ai residenti? Non potevano essere investiti in opere pubbliche che invece sono state accantonate o finanziate richiedendo mutui onerosi alle banche?

Il parcheggio

Un esempio? Il parcheggio contestatissimo di via Treves/IV Novembre che sostituirà un parco con qualche decina di posti auto. È stato richiesto un mutuo di poco meno di 500mila euro. Con gli interessi peserà sulle casse comunali per oltre 600mila euro, se i tassi non dovessero aumentare. Ma visto l’andazzo generale della finanza europea, è probabile che il conto sia ancora più salato. Qual è il motivo di queste scelte che appaiono poco comprensibili? Dagli interventi di ieri sera (il giovane Francesco Nappo, vicecapogruppo Pd, ha tentato in tutti i modi di spiegarlo) non si è capito alcunché. Sarà per la prossima volta.

La lettera tenuta segreta

E a proposito di parcheggio di via Treves/IV Novembre, spulciando tra la documentazione delle scorse sedute è emersa quella che è una vera chicca. Per far accettare il progetto, alcuni membri della maggioranza hanno spesso sottolineato come l’iniziativa avesse l’ok del parroco della chiesa di San Ambrogio. Invece non è così. Con una lettera protocollata lo scorse 3 marzo indirizzata al sindaco Fabio Bottero, don Franco dichiara “di essere stato colto di sorpresa e rattristato (dell’iniziativa ndr) perché la parrocchia di San Ambrogio non è stata informata né coinvolta, anche perché il progetto dovrebbe realizzarsi su alcune aree di proprietà esclusiva della stessa parrocchia che erano state concesse in uso gratuito al Comune come previsto dalla convenzione sottoscritta nel febbraio 1998”.

Accesso alla chiesa negato?

Continua don Franco: “Leggendo la relazione illustrativa del progetto, inoltre, non mi sembra che siano stati presi in considerazione gli accorgimenti necessari per consentire l’accesso alla chiesa a tutti i fedeli (ad esempio a coloro che per disabilità devono essere trasportati o comunque di poter parcheggiare accanto alla chiesa e di garantire una rispettosa celebrazioni delle funzioni, non solo la messa ma anche matrimoni e funerali”. Il parroco chiude la lettera augurando un riscontro da parte dell’amministrazione comunale e avverte comunque di darne comunicazione alla curia di Milano.

Domande senza risposta

La lettera è stata oggetto di una interpellanza sottoscritta da Villa Zina del m5stelle. Interpellanza sin ora rimasta senza risposta. Con il documento, l’esponente grillina ha posto alcune domande tipo se sia legittimo prevedere investimenti pubblici su aree private senza averne prima la piena disponibilità. Se in merito alle are di proprietà della parrocchia è stata sottoscritta una nuova convenzione, se le modifiche alla stessa convenzione debbano essere richieste da don Franco oppure si dovrà procedere d’ufficio. Domande rimaste sospese a mezz’aria lungo il Naviglio Grande. Intanto, in via Treves/IV Novembre, i lavori per abbattere gli alberi e realizzare il parcheggio procedono solerti.

 

 

3 Commenti

  1. Ormai scriverle diventa un’abitudine. La registrazione manca proprio. Per mio errore, ben prima che si scatenasse il putiferio, penso di aver dimenticato di avviare la registrazione. È l’unico motivo che possa spiegare la mancanza, della quale mi dispiaccio, di ciòche avrei voluto rivedere anche io. Non è la prima volta che accade, semplicemente alla partenza del CC il sistema mi avvisa, in questo caso ci siamo interrotti subito e la cosa era già avvenuta. Eviti dietrologismi, anche se purtroppo mi sembra caratterizzino il suo stile. Con trasparenza e onestà mi prendo l’onere dell’errore. PS se ascoltasse attentamente l’intervento di Nappo troverebbe cose ben più chiare we interessanti di cui scrivere.

  2. Capisco lo sconforto del Presidente Albini, dopo 9 anni di governo del Paese è difficile trovare segni del passaggio della sua Giunta Bottero.
    Non è facile spiegare ai cittadini che non si sono sistemate le strade ed i marciapiedi per poi scoprire che si sono dimenticati 3 milioni di euro nel cassetto.
    Spero che i cittadini alle prossime elezioni si ricordino di tutto questo.

  3. Caro Ivano (Padovani?) fatico a comprendere l’attinenza del suo commento con quanto ho scritto io. La mancanza della registrazione dipende da un mio errore e non dalla volontà di nascondere qualcosa. Sui 3 milioni invito ad ascoltare l’intervento di Nappo che riassume la posizione del PD

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