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Dopo l’evacuazione, l’Ikea riapre. Ancora mistero sulla sostanza urticante che ha intossicato otto persone

Continuano intanto le indagini del nucleo Nbcr, gruppo specializzato dei Vigili del fuoco, chiamato a intervenire quando esiste un pericolo di sostanze gravemente nocive alla salute

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Nella foto, i controlli dei vigili del fuoco all'interno dell'Ikea di Corsico
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Nella foto, i controlli dei vigili del fuoco all’interno dell’Ikea di Corsico

Aggiornamento delle 15,15

Dopo l’evacuazione di mille clienti alle 13 di oggi, per sospetta sostanza irritante diffusa nell’aria, il megastore dell’Ikea di via Concetto Marchesi, a Corsico da qualche minuto è stato riaperto al pubblico. Lo riferiscono i Carabinieri di Milano, precisando che “è stato accertato che l’impianto di aerazione della struttura non è stato compromesso e quindi si è reso possibile il rientro dei clienti”.

Continuano intanto le indagini del nucleo Nbcr, gruppo specializzato dei Vigili del fuoco, chiamato a intervenire quando esiste un pericolo di sostanze gravemente nocive alla salute umana (nucleari, biologiche, chimiche o radiologiche), che ha fatto i rilievi all’interno del megastore una volta fatti uscire tutti i presenti. Tra le ipotesi avanzate è che si sia trattato di spray al peperoncino, ma si attendono i risultati ufficiali.

Testo delle 13,30

L’allarme è scattato all’improvviso attorno alle 13 di oggi, mercoledì 3 Novembre: una sostanza urticante si è sparsa (o è stata sparsa, ancora non si sa) all’interno dell’Ikea di Corsico che si affaccia sulla Nuova Vigevanese. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco con due squadre e un’unità Nbcr che hanno fatto evacuare la struttura. Sono oltre mille, secondo un comunicato diffuso dagli stessi pompieri, le persone fatte sgomberare.

Tra di loro alcuni avrebbero accusato bruciori agli occhi, qualcuno senso di nausea. Sono stati esaminati dai sanitari e dal gruppo specializzato dei Vigili del fuoco inquadrato nel nucleo Nbcr chiamato a intervenire in situazioni eccezionali, ovvero quando esiste un fondato pericolo di contagio da sostanze chimiche che potrebbero provocare gravi danni a persone, animali o cose.

Sul posto sono arrivati anche i carabinieri. Non è chiaro che cosa abbia causato l’allarme: potrebbe essere il risultato di una bravata, uno scherzo di cattivo gusto, per vedere che effetto fa. Le indagini sono appena cominciate.

Secondo quanto comunicato dall’Areu, l’agenzia regionale urgenze sanitarie, sarebbero otto le persone che hanno avuto bisogno di ricorrere alle cure mediche: quattro ragazze di 19,21,22 e 24 anni, tre donne di 35,41 e 65 anni, mentre dell’ottava persona non sono ancora note le generalità.
Articolo in aggiornamento

 

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