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Di Capua – Saccinto, duello a colpi di carta bollata tra i due ex assessori

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Una denuncia per minacce è stata presentata lo scorso 19 agosto ai carabinieri di Buccinasco

 “Sono stato minacciato. Per questo motivo, e per poter condurre senza timori la campagna elettorale, mi sono rivolto alla giustizia”. Sono le parole utilizzate da Giacomo di Capua, ex assessore della prima giunta Errante e candidato alla poltrona di sindaco alle elezioni Corsico 2020, per commentare la notizia della denuncia presentata lo scorso 19 agosto ai Carabinieri di Buccinasco.

Minacciato da chi? Da Antonio Saccinto, anche lui ex assessore di Errante e candidato a un posto in consiglio comunale nella lista Fratelli d’Italia, che si batte per la rielezione dell’ex sindaco dimissionario un anno fa. Il motivo del contendere? Una serie di prese di posizione di Saccinto, pubblicate sul suo profilo Facebook, subito dopo essere stato costretto dallo stesso Errante ad abbandonare la poltrona di assessore ai servizi sociali.

Un anno fa,Saccinto aveva scritto: “Premesso che anche se me lo chiedessero in ginocchio direi: Con caxxo che rientro in giunta a collaborare  con un uomo che non gode della mia stima, non ho di certo bisogno di una poltrona per portare avanti i miei valori”.Probabilmente aveva tutti i diritti per scrivere quel che aveva scritto. A causa di un pezzo di baccalà aveva perso la carica per cui aveva duramente lavorato.

 Le scorse settimane, all’annuncio che lo stesso Errante sarebbe stato il candidato del centrodestra. L’ex assessore ai servizi sociali ha completamente girato la frittata scrivendo: “Bene, iniziamo una nuova campagna elettorale a Corsico, restituiamo la città al centro destra corsichese, l’unico che può assicurare benessere e sviluppo a una città che si è fermata. Io ovviamente sarò candidato al consiglio comunale di fratelli d’Italia. Anche questa volta porterò il mio contributo per dare al centro destra e al candidato Errante la vittoria”.

 In poco più di dodici mesi, un giudizio completamente cambiato. L’incongruenza tra le due posizioni è stata notata da Giacomo di Capua che non ha perso tempo a sottolinearla (il gioco elettorale prevede questo e altro, basti guardare la bufera abbattutasi su Roberto Mei per i suoi post pro fascismo) con un altro post sul suo profilo Facebook. Apriti cielo. La reazione di Saccinto è stata veemente e forse un po’ sopra le righe.

 Il nostro ha scritto con toni molto duri all’indirizzo di Di Capua, prima invitandolo a eliminare il post in questione, poi di fronte al deciso no del suo ex collega, lo ha minacciato: “se non fai quello che ti dico e cioè 1 cancellare il mio nome dalla tua bacheca, 2 fai quello che vuoi ma non usare il mio nome… ti darò il tormento ominicchio che non sei altro”.

 Lo scontro tra i due ha rischiato di degenerare. “Per questo motivo – ha sottolineato Di Capua – Mi sono rivolto alle forse dell’ordine, affinché tutelino il regolare svolgimento della campagna elettorale. Le minacce di Saccinto sono una reazione spropositata, rispetto alla messa in evidenza delle incongruenze dei suoi post, e mi hanno tolto serenità”.

 A pocketnews.it che gli ha chiesto una dichisrazione sulla vicenda, Saccinto ha replicato: “Apprendo dal suo giornale di essere stato denunciato dal sig. Di Capua in merito a minacce che io avrei rivolto allo stesso, rimango basito dal fatto di essere stato “avvisato” da un giornale prima ancora che dai  carabinieri stessi, mi recherò quanto prima presso la caserma dei carabinieri a leggere e  ritirare copia  della denuncia, così da verificare quali sono le accuse rivolte alla mia persona,  dopodiché incarichero’ i miei legali di analizzare la stessa e prendere provvedimenti in merito”. Il duello continua.

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