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Detective privati per controllare i dipendenti infedeli? Botta e risposta tra Comune di Corsico e sindacati

Sono molti i dubbi sollevati sulla opportunità e legalità di una scelta che ha suscitato notevoli perplessità. La paura è quella del dossieraggio su dipendenti scomodii: sindacalisti o impegnati in attività politiche.

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corsico comune

 

La notizia pubblicata ieri in esclusiva da pocketnews.it che il comune di Corsico ha ingaggiato dei detective privati per controllare i dipendenti “infedeli” ha provocato un vero e proprio terremoto tra le forze politiche e sui social, mettendo in allarme i sindacati che si occupano di tutelare i lavoratori della pubblica amministrazione. Sono molti i dubbi sollevati sulla opportunità e legalità di un provvedimento che ha suscitato notevoli perplessità.

Chi decide chi deve essere indagato?

Chi decide chi indagare? Come si tutelala la privacy di chi è messo sotto osservazione? Quali sono gli abusi che avrebbero commesso alcuni dipendenti  che si vorrebbe mettere sotto la lente dei detective? Sono solo alcune delle mille domande che si sono levate tra addetti ai lavori, dipendenti e osservatori delle vicende politiche locali. La paura è quella del dossieraggio su dipendenti scomodi: sindacalisti o impegnati in attività politiche.

Il comunicato del Comune

Vista la bufera, il comune ieri sera ha diffuso un comunicato con cui ha tentato di spiegare i motivi di una scelta così divisiva. “Il recente affidamento a una società di investigazione privata – recita il documento – è volto a tutelare da eventuali abusi l’Amministrazione comunale e tutti i dipendenti che svolgono il loro lavoro con dedizione e professionalità. I diritti sono indiscutibili e vanno tutelati. Proprio per questa ragione è necessario effettuare controlli su chi, talvolta in modo anche palese, abusa dei diritti dei lavoratori”.

Segnalati dai loro stessi colleghi

“Il servizio è volto a effettuare controlli mirati su chi, come segnalato anche informalmente da alcuni dipendenti, reca un danno all’Ente e quindi a tutta la cittadinanza”. Non si tratterebbe, quindi, di un provvedimento che mette sotto la lente indiscriminatamente tutti i dipendenti del Comune, ma “solo a chi ha palesemente mostrato comportamenti scorretti” verso  il comune.  Comportamenti che sarebbero stati segnalati dai loro stessi colleghi.

C’è del marcio sui Navigli?

Quali sono quelli da censurare? Non è dato di sapere. False malattie? Assenze ingiustificate? O qualcosa di più grave? Cartellini timbrati senza essere presenti sul posto di lavoro? Uscite senza permesso? Il documento parla solo di “corretto utilizzo degli istituti previsti dalle normative vigenti e su comportamenti scorretti da parte dei lavoratori” senza entrare nel merito. Sulla questione è intervenuto anche Gianni De Francesco della Uil pubblica amministrazione.

Il comunicato dei sindacati

“Con grande stupore, – inizia il documento diffuso nel pomeriggio di ieri –  abbiamo appreso che l’amministrazione comunale di Corsico ha deciso di affidare ad un’agenzia di investigazione privata il compito di appurare “eventuali infedeltà dei propri dipendenti”. Premesso che fino ad oggi le relazioni sindacali si sono svolte in modo corretto e con spirito collaborativo, la modalità con la quale abbiamo appreso una decisione così singolare e straordinaria, ci lascia francamente sbigottiti nel metodo”.

Fiducia minacciata

“Quanto al merito, poi, riteniamo che una simile procedura minaccia seriamente il rapporto di reciproca fiducia, collaborazione e disponibilità tra dipendente e datore di lavoro, presupposti che, viceversa, dovrebbero essere alla base contratto del pubblico impiego. Perciò, al di là di qualsiasi eventuale strumentalizzazione di tipo politico, come organizzazione sindacale dei lavoratori contestiamo questa decisione che viola principi fondamentali che da sempre riteniamo di tutelare”.

Metodologie che minacciano la tranquillità dei lavoratori

Non è accettabile utilizzare metodologie che minacciano la tranquillità e serenità dei lavoratori del Comune di Corsico, sia sul posto di lavoro che fuori.  Parole come “infedeltà”, “comportamenti illeciti”, “ledere il rapporto fiduciario” sono termini minacciosi, che sottintendono un atteggiamento aggressivo e punitivo, e quindi contrario ad una logica dialettica tra controparti che analizzi la natura dei problemi e sappia trovare le soddisfacenti soluzioni.

 

 

 

 

2 Commenti

  1. Ma in tutto questo il segretario comunale, sia come garante della legalità, sia come vertice amministrativo degli uffici e coordinatore dei dirigenti, cosa fa? Dov’è?

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