
Lo aveva promesso due settimane fa: “Il prossimo 20 dicembre sarò finalmente a casa”. Ha mantenuto l’impegno: da ieri sera, Salvatore Scardina, il pugile di Rozzano campione dei pesi medi è tornato tra i suoi affetti più cari. Lo ha reso noto lo stesso Scardina con un post pubblicato su Istagram corredato da una foto (quella qui in alto) che lo mostra mentre si accinge a mangiare una bistecca.
Calvario durato dieci mesi
“Grazie a Dio a casa”: queste le parole del campione rozzanese di boxe che commentano l’immagine. Sono anche il punto esclamativo di un calvario durato circa dieci mesi. Era la mattina del 28 febbraio quando si era sentito male all’improvviso dopo un allenamento che stava effettuando in una palestra di Buccinasco.
La riabilitazione
Era stato colpito da un’emorragia cerebrale. I soccorsi scattati immediatamente gli hanno salvato la vita. La corsa in ospedale, all’Humanitas di Rozzano dove è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico alla testa. È rimasto per due mesi in coma farmacologico prima di cominciare la riabilitazione in un centro riabilitativo a Lecco. Riabilitazione che ha cominciato a dare i suoi frutti sin dalla scorsa estate.
La sfida più grande
“Cadere e poi rialzarsi. Duro lavoro e sofferenza. Toccare il fondo, salire e risorgere come una fenice. Continuare a lottare per un sogno”. Era la frase che apriva il post pubblicato su a inizio dicembre. Adesso comincia la battaglia più dura che abbia mai affrontato: decidere in quale direzione riavviare la propria vita.