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Dalle mafie allo Stato: inaugurata a Trezzano una casa di accoglienza titolata a Pio La Torre

Sabato 11 marzo alle 10 si terrà sarà aperto un immobile confiscato alle mafie di via Boccaccio 88, destinato a uomini soli o che vivono in strada

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Nella foto, l'immobile di via Boccaccio 88, a Trezzano, un tempo appartenuto al boss Michele Franco
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Nella foto, l’immobile di via Boccaccio 88, a Trezzano, un tempo appartenuto al boss Michele Franco

Sabato 11 marzo alle 10 a Trezzano sul Naviglio sarà inaugurato un immobile di via Boccaccio 88, un tempo appartenuto al boss Michele Franco, elemento di spicco della ‘ndrangheta, condannato per traffico di droga ed estorsione aggravata dalle modalità mafiose. L’immobile sarà dedicato all’onorevole Pio La Torre, sindacalista assassinato il 30 aprile del 1982 per ordine di alcuni capi-mafia tra cui Totò Riina e Bernardo Provenzano. Ospiterà “uomini soli in condivisione e servizi di bassa soglia per chi vive per strada”

Orgoglio e commozione

“Ci avviciniamo con orgoglio e commozione al 21 marzo, Giornata nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie – ha dichiarato il sindaco di Trezzano Fabio Bottero in una nota stampa – scegliendo da che parte stare e con l’impegno della memoria: scegliamo di stare dalla parte della giustizia, della legalità, dell’accoglienza, della vittoria dello Stato contro le mafie. Scegliamo di ridare vita a un immobile che sarà destinato a un progetto importante mai realizzato nel nostro territorio. E scegliamo di ricordare Pio La Torre, a cui dobbiamo la possibilità di confiscare i beni legati alle attività illecite dei condannati”.

Le autorità

Alla inaugurazione saranno presenti anche il prefetto di Milano Renato Saccone, Franco La Torre, figlio di Pio La Torre, mons. Franco Agnesi, vicario generale della Diocesi di Milano, don Franco Colombini, responsabile decanale Caritas, Renato Natale, sindaco di Casal di Principe e vice presidente di Avviso Pubblico, Massimo Mapelli, presidente di U.C.A.P.TE e Luciano Gualzetti, direttore della Caritas Ambrosiana, don Luigi Caldera, decano di Cesano Boscone.

Studenti e studentesse

Parteciperanno anche studenti e studentesse del Liceo Maffeo Vegio di Lodi e del Liceo Sofonisba Anguissola di Cremona. Ai giovani il Consiglio comunale ha deciso di dare un riconoscimento simbolico per ringraziarli per la loro attività volontaria proprio per riqualificare la villetta di via Boccaccio. L’inaugurazione sarà preceduta, venerdì 10 marzo alle 21 al Centro Socio Culturale “C. A. Dalla Chiesa” di via Manzoni 10, dalla presentazione del libro “La Legge Rognoni – La Torre, tra storia e attualità” che ha introdotto per la prima volta nel Codice penale italiano il reato di “associazione a delinquere di tipo mafioso” l’art. 416 bis di cui tanto si discute in questi giorni,e la conseguente previsione di misure patrimoniali applicabili all’accumulazione illecita di capitali.

 

 

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