Home Attualità Corsico, inaugurata l’ex stazione ferroviaria: ospiterà 25 mamme con bimbi piccoli

Corsico, inaugurata l’ex stazione ferroviaria: ospiterà 25 mamme con bimbi piccoli

La struttura, trasformata in centro di accoglienza, è composta da 12/13 stanze in grado di dare un alloggio a 25 persone. Nel capanno è stata realizzata la mensa. La cucina è condivisa, così come i bagni

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Nella foto, l'ex stazione ferroviaria di Corsico ristrutturata e trasformata in centro di accoglienza
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Nella foto, l’ex stazione ferroviaria di Corsico ristrutturata e trasformata in centro di accoglienza

È stata inaugurata questa mattina attorno alle 11 alla presenza del prefetto di Milano, Claudio Sgaraglia, l’ex stazione ferroviaria di Corsico, trasformata in un centro di accoglienza. Dovrebbe ospitare mamme con bimbi piccoli di provenienza extracomunitaria. L’uso del condizionale è un obbligo perché sull’evento non c’è stato alcun tipo di comunicazione da parte del Comune di Corsico. Non v’è traccia sul sito istituzionale, e nemmeno sulle pagine facebook dei vari politici di maggioranza. L’ultimo post del sindaco sul suo profilo è del 20 luglio e fa riferimento a balli di gruppo all’anfiteatro Verdi in programma la sera di quel giorno.

Sottotraccia

Non sono stati invitati i rappresentanti dei partiti di opposizione, non sono stati invitati i giornalisti, e nemmeno i residenti. Erano presenti alcuni assessori, il sindaco, il vice comandante della polizia locale, il parroco della chiesa dei santi Pietro e Paolo e, come fosse un imbucato a un matrimonio riparatore, Antonio Saccinto, unico esponente politico della minoranza consiliare. Una inaugurazione avvenuta “sottotraccia” che comunque chiude una vicenda che si protrae da alcuni anni e che ha visto contrapposti su due fronti lo stesso comune di Corsico e la Fondazione Fratelli di San Francesco, onlus milanese, che si occupa di assistenza a poveri e immigrati, alla quale Ferrovie dello Stato, proprietario dell’immobile, ha affidato in concessione l’ex stazione.

Fiore all’occhiello appassito

Tutti a Corsico conoscono la sua storia. Aperta nel 1870 contestualmente all’attivazione della tratta ferroviaria Milano – Mortara, è stata chiusa al traffico nel 2009. Abbandonata per anni, era diventata il rifugio per sbandati. Sulla sua destinazione si sono sprecati fiumi di parole. Prima doveva essere il nuovo fiore all’occhiello di Corsico sul fronte degli interventi nel sociale. Poi doveva essere destinato a casa di accoglienza per padri separati. Il suo degrado era stato documentato a più riprese e a più riprese aveva provocato le proteste dei residenti. Sino a tre anni fa, quando era stata affidata alla Fondazione Fratelli di San Francesco.

Il blocco

Dopo che il comune aveva permesso l’apertura del cantiere che ha eseguito i lavori di ristrutturazione, gli stessi erano stati bloccati. A imporre l’alt, un’ordinanza dell’ufficio edilizia privata comunale. Il motivo? Alla documentazione allegata per ottenere l’autorizzazione dei lavori, erano state riscontrate “diverse carenze documentali tra cui la necessaria autorizzazione di competenza della Sovrintendenza Archeologica, belle arti e paesaggi della Città metropolitana”. Il tira e molla è durato sino a quando i vertici della Fondazione non hanno deciso di rivolgersi al Tar, il tribunale regionale amministrativo, che gli ha dato ragione.

Ospitalità e accoglienza

Da lì in poi il tempo è volato. Ultimati i lavori, questa mattina c’è stata l’inaugurazione. All’interno dell’ex stazione sono state ricavate 12/13 stanze in grado di ospitare 25 persone. Nel capanno è stata realizzata la mensa. La cucina è condivisa, così come i bagni. Nella palazzina, invece, le camere hanno ognuna il proprio bagno. Saranno assegnate a mamme con bambini piccoli di provenienza africana o sub sahariana. Saranno inseriti all’interno della comunità corsichese che ha l’obbligo della loro accoglienza e metterà a loro disposizione asili, scuole e servizi.

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