Nei giorni scorsi la Procura catanese ha chiuso le indagini e notificato l’avviso a 19 persone e a sei società nel mirino dell’inchiesta
L’inchiesta riguarda un appalto da 55,4 milioni di euro bandito dall’azienda Policlinico-Vittorio Emanuele di Catania per la fornitura di prodotti medicali. Sono coinvolti primari di importanti ospedali, medici, produttori e funzionari di almeno sei aziende farmaceutiche tra cui la la Innovamedica Spa di Cusago.
L’affare
Al centro delle indagini, avviate nel settembre del 2018 da militari delle Fiamme gialle del nucleo di Polizia economico finanziaria di Catania dopo le denunce di alcune ditte escluse, la gara del 17 luglio 2018 per “l’approvvigionamento triennale, con opzione di rinnovo semestrale, di dispositivi medici per urologia occorrenti alle aziende sanitarie, ospedaliere e universitarie del bacino della Sicilia Orientale”. Un affare da 55 milioni 430 mila 178 euro.
Indagini concluse
Nei giorni scorsi la Procura catanese ha chiuso le indagini e notificato l’avviso a 19 persone e a sei società. L’ipotesi di reato è turbata libertà degli incanti e corruzione. Tra gli indagati, oltre al prof. Murgia, primario di Urologia complessa del Policlinico di Catania, il suo collaboratore medico Sebastiano Diego Cimino, e i medici componenti la commissione tecnica: Tommaso Massimo Castelli, Francesco Curto e Pasquale Gianfranco La Rosa.
Gli indagati
Gli altri indagati sono rappresentanti, dipendenti o agenti delle sei societa’ coinvolte: la Innovamedica Spa di Cusago, la C. Bua srl di Bagheria, la Omega Pharma srl di Cantù, la Tegea srl di San Giovanni in Persiceto (Bo), la Farmaceutica Mev srl di Prato, e la Bio-Stilogit Pharmaceuticals di Bagno a Ripoli (Fi ). Con la chiusura delle indagini, sono tornati in libertà sia Giuseppe Morgia, sia Massimiliano Tirri, 51 anni, agente della ‘C. Bua’ srl di Bagheria, che erano agli arresti domiciliari.
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