Home News Assago Chiuse le indagini sull’accoltellatore di Assago, la Procura pronta per il processo

Chiuse le indagini sull’accoltellatore di Assago, la Procura pronta per il processo

Andrea Tombolini è accusato di omicidio, duplice tentato omicidio e lesioni per aver accoltellato 6 persone nel Carrefour di Milanofiori

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carrefourChiuse le indagini, la Procura di Milano si sta preparando per il processo che vedrà sul banco degli imputati Andrea Tombolini, il 46enne accusato di omicidio, duplice tentato omicidio e lesioni per aver accoltellato 6 persone, uccidendone una e ferendone gravemente due. La mattanza è avvenuta il 27 ottobre scorso al Carrefour del centro commerciale Milanofiori di Assago.

Battaglia totale

Con l’atto formale di chiusura indagini depositato ieri termina la fase preliminare di un procedimento che avrà il proprio focus sulla salute mentale del suo protagonista. La battaglia si preannuncia totale, anche se la procura milanese ha messo a segno importanti successi. Uno, appena una ventina di giorni fa, quando, come ultimo passaggio nella fase delle indagini, coordinate dal pm Paolo Storari, era stata discussa davanti al gip Patrizia Nobile la perizia psichiatrica, disposta dallo stesso giudice.

Capace di intendere e di volere

I periti del Tribunale hanno certificato che Tombolini, malgrado soffra di disturbi psichici, era capace di intendere e di volere al momento dei fatti. A conclusioni diametralmente opposte è giunta una consulenza difensiva, richiesta dal legale Daniela Frigione, che sostiene la tesi della incapacità di intendere e di volere per una forma di schizofrenia.

Ucciso Luis il commesso

Tombolini dopo l’arresto era stato rinchiuso nel reparto di psichiatria del San Paolo. Durante le indagini era emerso che il 46enne avrebbe dovuto sottoporsi ad una visita psichiatrica ai primi di novembre, ma il 27 ottobre nel centro commerciale prese un coltello dagli scaffali e iniziò a colpire uccidendo Luis Fernando Ruggeri di Trezzano, commesso di Carrefour, e ferendo altre cinque persone tra cui il calciatore del Monza Luis Mari. Se i giudici non riconosceranno il “vizio di mente”, rischia una condanna all’ergastolo.

 

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