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Cesano, per verificare i lavori al Quartiere Tessera si muovono i big della Regione

Prosegue il tour dell'assessore alla Casa e Housing sociale Paolo Franco di Regione Lombardia nell’hinterland milanese

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Nella foto, l'assessore Franco asx dell'onorevole Raimondo
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Nella foto, l’assessore Franco asx dell’onorevole Raimondo

Sarà che nell’aria si comincia a respirare un’atmosfera da elezioni (a Cesano si voterà la prossima primavera) ed ecco che il mondo della politica si muove. Con i grossi e i piccoli calibri. Nei giorni scorsi era stato il turno dell’ex e dell’attuale sindaco di Cesano, Simone Negri e Salvatore Gattuso a visitare i cantieri aperti al quartiere Tessera e a prendere atto della protesta di alcuni lavoratori, oggi è stata la volta dell’assessore alla Casa e Housing sociale Paolo Franco e dell’onorevole Fabio Raimondo.

L’impatto

Due visioni diverse sullo stesso argomento. Se Negri e Gattuso avevano chiesto garanzie sul pagamento di indennità e straordinari agli opeerai e la certezza che i lavori abbiano un lieto fine, Franco e Raimondo hanno puntato sull’impatto che la ristrutturazione del quartiere Aler, un affare da trenta milioni di euro, avrà sull’intera città.

Uno dei cantieri più importanti

Soddisfatto sullo stato dell’arte delle opere l’assessore Franco. “Grazie all’invito ricevuto nelle scorse settimane dall’onorevole Fabio Raimondo – ha detto – ho avuto la possibilità di vedere da vicino uno dei cantieri più importanti del territorio milanese per quanto riguarda l’edilizia residenziale pubblica. I lavori, che coinvolgono ben 960 unità immobiliari, sono ormai al 70%. Pensiamo quindi possa essere rispettato il cronoprogramma, con fine lavori al 31 dicembre di quest’anno”.

Il risparmio

“Anche questo – ha proseguito Franco – è un intervento che garantirà un risparmio economico per i residenti. La stima è di un taglio alle bollette energetiche, per famiglie che hanno indubbiamente bisogno di un sostegno economico, del 25-30%. Fiore all’occhiello gli impianti fotovoltaici, posati sulle coperture di 9 stabili. Un intervento che garantirà quindi anche la riduzione delle emissioni di CO2, contribuendo alla trasformazione energetica e alla diffusione di energie rinnovabili per la salvaguardia dell’ambiente”.

Regola d’arte

“La nostra attenzione – ha concluso – anche nei confronti dei problemi che possono presentarsi fisiologicamente in relazione alla convivenza con un cantiere così complesso, sarà altissima. Vogliamo che tutto sia realizzato a regola d’arte”.

Il comunicato dell’azienda sotto accusa

E a proposito delle proteste dell’altro giorno, oggi è intervenuto l’azienda accusata di non pagare indennità e straordinari. In un comunicato ha scritto: “Con riferimento ai cantieri situati a Cesano Boscone, per l’esecuzione dei lavori e delle attività ricadenti nel perimetro del cosiddetto “Bonus Fiscale” su immobili di proprietà dell’Istituto autonomo case popolari (IACP) ALER Milano, adibiti ad edilizia residenziale pubblica, la società Omnia Servitia, con sede legale in Pescara, alla via Albegna 13 – 17”,

La pubblica “gogna”

La società ha sottolineato che  TUTTI i lavoratori dipendenti della Omnia Servitia, in forza sui cantieri sopra indicati, risultano regolarmente assunti dalla stessa e ricevono tutti pagamenti previsti, con assolvimento, da parte dell’azienda, di tutti gli obblighi retributivi (per ore ordinarie e straordinarie), contributivi ed assistenziali. Conseguentemente, si stigmatizza la condotta di coloro che, in assenza di qualsivoglia interlocuzione con l’azienda e di qualsivoglia verifica, hanno “condannato” quest’ultima, esponendola a pubblica “gogna”.

La minaccia

Per quanto sopra, la Omnia Servitia si riserva di rivolgersi alle competenti autorità amministrative e giudiziarie al fine di accertare eventuali responsabilità penali e civili,  con quantificazione del danno all’immagine ingiustamente cagionatole.

 

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