Home News Cesano Cesano: dopo cinque mesi di prigione, Shiva va agli arresti domiciliari

Cesano: dopo cinque mesi di prigione, Shiva va agli arresti domiciliari

Il rapper è accusato di tentato omicidio, porto abusivo di arma da fuoco ed esplosioni pericolose. Mentre era in cella gli è nato il figlio Draco

0

shiva

 

Dopo cinque mesi trascorsi in una cella del carcere di San Vittore, il giudice per le indagini preliminari di Milano ha concesso gli arresti domiciliari a Shiva (all’anagrafe Andrea Arrigoni), il trapper 24enne cresciuto a Cesano Boscone, accusato di tentato omicidio, porto abusivo di arma da fuoco ed esplosioni pericolose.

La sparatoria

Shiva, seguito da milioni di follower sui vari social, era stato arrestato lo scorso 26 ottobre. L’indagine era nata a seguito della sparatoria avvenuta in via Cusago, a Settimo Milanese la sera dell’11 luglio scorso. In un video venne ripreso la sera dell’11 luglio 2023, mentre armato di pistola, dal cortile della sua discografica sparava alle gambe di due giovani che rimasero feriti.

La faida tra rapper

Secondo gli inquirenti, avrebbe sparato a due lottatori professionisti di Mma ingaggiati dal «rivale» Rondo da Sosa per una spedizione punitiva: episodio culmine di una faida cominciata in versi, con il dissing. Mentre si trovava rinchiuso in cella gli era nato il primo figlio, Draco, avuto dalla sua compagna Laura Masiano.

Il figlio

Il rapper aveva scritto una toccante lettera al bambino: “Oggi è il giorno più bello della mia vita ma allo stesso momento il più triste. E’ nato mio figlio ma non mi è stato permesso di essere presente al momento della sua nascita…… Il  tuo amore mi sta completamente riempiendo l’anima (…) Non ho mai sentito il mio cuore battere così e in mezzo a questa nuvola passeggera hai regalato tu a noi la vita portandoci il sole più caldo in uno dei mesi più freddi, tu sei la nostra magia e noi, grazie a te siamo più forti che mai”.

Il processo

Dopo la decisione del Gip, “Grande soddisfazione” è stata espressa dai suoi legali, gli avvocati Marco Campora e Daniele Barelli. “Siamo fiduciosi, – hanno affermato i due professionisti – nel corso del processo riusciremo a dimostrare che Shiva non ha fatto altro che difendersi dalle violente aggressioni subite”.

Seguici sulla nostra pagina Facebook

Nessun commento

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Exit mobile version