
Si accende una nuova e violenta polemica nella vita politica di Buccinasco. I protagonisti sono ancora una volta il sindaco Rino Pruiti e il capogruppo della Lega in Consiglio comunale Manuel Imberti, due figure che da anni si fronteggiano in uno scontro politico continuo ma che, in queste ore, ha raggiunto livelli mai toccati prima. Il motivo? Un post pubblicato sui canali ufficiali del Comune, firmato dal primo cittadino, che ha scatenato la dura reazione dell’esponente del Carroccio.
Il messaggio pubblicato dal sindaco – intitolato “Isoliamo chi semina odio [anche a Buccinasco]” – richiama i toni della politica nazionale, ma con espliciti riferimenti anche alla situazione locale. Nel lungo testo, Pruiti sottolinea come la politica debba unire e non dividere, e invita la cittadinanza a “isolare chi semina odio”, definendo chi “oltrepassa il limite della convivenza civile” non un semplice avversario politico, ma un “pericolo sociale”.
Parole che Imberti ha definito “vergognose e pericolose”, denunciando il post in una nota dai toni molto duri: “Il Comune ha pubblicato uno scritto vergognoso, a cui è stata tolta anche la possibilità di commentare. Dire che gli avversari politici sono un pericolo sociale e vanno isolati è grave, soprattutto in un Comune come il nostro, noto alle cronache per la presenza della criminalità organizzata, per omicidi e sparatorie”.
Secondo il consigliere della Lega, frasi del genere rischiano di diventare un invito implicito alla violenza: “Viviamo in un’epoca dove ci sono squilibrati che fanno gesti folli. Additare pubblicamente qualcuno come un pericolo sociale è un rischio enorme. Dopo quello che è successo negli Stati Uniti con l’uccisione di Charlie Kirk, certe parole non si dovrebbero nemmeno pensare”. Imberti ha poi annunciato di aver scritto – ancora una volta – al Prefetto di Milano, come già fatto in occasione del consiglio comunale di luglio, per segnalare il clima che, a suo dire, si sta facendo sempre più teso e intimidatorio.
Dal canto suo, il sindaco Pruiti non ha fatto nomi nel suo post, ma ha chiaramente tracciato una linea netta tra confronto politico e ciò che definisce “deriva dell’odio”:“Chi soffia sul fuoco delle paure per guadagnare consenso, chi usa slogan per dividere i cittadini, chi esaspera i toni e diffonde falsi nemici non sta facendo politica, ma seminando rancore. A queste derive dobbiamo dire NO.” La polemica è subito rimbalzata anche sui social, dove utenti e simpatizzanti delle due parti si sono schierati, alimentando ulteriormente la tensione. E il fatto che, come sottolineato da Imberti, i commenti al post siano stati disabilitati, ha aggiunto benzina sul fuoco.
Un clima da campagna elettorale?
Le parole di Imberti — “ancora per due anni e poi basta sindaco” — fanno intuire che lo scontro si inserisce già nel clima pre-elettorale, anche se le prossime elezioni comunali a Buccinasco sono previste solo nel 2027. L’escalation verbale tra i due esponenti politici segna però un livello di conflitto che rischia di danneggiare il dibattito democratico locale. Nel frattempo, cittadini e osservatori attendono eventuali prese di posizione da parte delle istituzioni sovracomunali o di altri partiti locali, mentre resta alta l’attenzione sul clima politico e istituzionale della città.