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Buccinasco, Pruiti dichiara guerra a Milano e chiama a raccolta i suoi pretoriani e non

Appello del sindaco che ha organizzato una manifestazione di protesta: l’appuntamento è per il 5 novembre sulla rotonda del Cavalcavia Giordani, all’ingresso del deposito della M4

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rino-pruitiSembra proprio “fuori dai gangheri” il sindaco di Buccinasco, Rino Carmelo Vincenzo Pruiti. Lo si evince dall’appello, rilanciato questa mattina con un comunicato stampa, con il quale ha chiamato a raccolta i suoi pretoriani e “tutte le forse politiche che aderiranno all’iniziativa” per protestare contro l’Area B ed emergenze simili. Si tratta di una vera e propria dichiarazione di guerra, destinataria Milano. Anzi chi Milano la governa assieme a Città metropolitana. L’appuntamento è per il 5 novembre: le truppe si accamperanno sulla rotonda del Cavalcavia Giordani, all’ingresso del deposito della M4, a Milano.

Durissimo il preambolo: “Decenni di richieste, incontri, studi di fattibilità e promesse non sono serviti a nulla! Milano continua a pensare solo a Milano, ma nello stesso tempo condiziona e danneggia pesantemente tutti i comuni della città metropolitana”. Diversi sono i “casus belli” alla base della dichiarazione. Si parte dall’area B e si arriva alla fermata della metropolitana della linea 4 a Buccinasco, che lo stesso Pruiti aveva promesso come imminente sin dalle elezioni di sei anni fa. Invece rischia di rimanere il sogno di una notte di mezza estate per almeno un altro decennio, se non ventennio.

Certo, la metro M4 corre, ma in direzione opposta a Buccinasco, verso Segrate e dintorni. Un vero smacco per il sindaco. Non è l’unico attrito. L’elenco comprende anche il trasporto pubblico locale. Nel comunicato, Pruiti indica anche delle soluzioni che, a prima vista sembrano condivisibili. “Buccinasco – scrive – non ha mezzi pubblici dignitosi. A costo zero potremmo avere un potenziamento dei bus, permettendo alla 325 (oggi solo a Corsico) di “deviare” per 1 Km a Buccinasco (Q.re Romano Banco). Il capolinea della 352 (Bus che paghiamo quasi interamente noi con circa 450.000 euro all’anno dati ad Atm) è da spostare alla prima fermata di M2 di Assago, in modo da non sovrapporsi ad altri mezzi, accorciare il tragitto ed essere più efficace. Le corse della 351 vanno potenziate, specialmente nei giorni festivi”.

Della metro M4 s’è detto. “Vogliamo – ribadisce – la fermata della M4, che già arriva a Buccinasco presso il deposito, dove internamente ci sono 12 binari, basterebbe la possibilità di salirci. Buccinasco è disponibile per creare la fermata e un parcheggio di interscambio, i costi (secondo gli studi certificati) sono minimi rispetto ai vantaggi immensi che ne deriverebbero per tutto il sud ovest Milano.

La miccia che ha fatto deflagrare la rabbia del sindaco sembra essere l’Area B. “Siamo contro l’inquinamento – conferma nel suo comunicato stampa – per questo non accettiamo il provvedimento unilaterale, senza nessuna concertazione, di Milano, che sposta su di noi i suoi problemi senza dare nulla in cambio”. Si tratta di un altro colpo sferrato in direzione del capoluogo e di chi lo amministra. Poi elenca una serie di soluzioni. A partire della deroga per i cittadini che hanno già prenotato un’auto non inquinante, in modo da poter presentare le domande fino a fine anno e avere esenzione fino a ottobre 2023.

Ancora su questo argomento chiede di “Tutelare tutti i cittadini che si dirigono verso i parcheggi di corrispondenza, collocati all’interno di Area B e di sostenere un sistema di sconti sull’abbonamento al trasporto pubblico per chi è soggetto ai divieti”. Non solo. Vorrebbe anche “Potenziare ed estendere il car sharing anche oltre il Comune di Milano e prevedere un sistema di possibile attenuazione di Area B per i cittadini con Isee basso, attuato attraverso un numero maggiore di ingressi, una revisione del sistema MoveIn o l’aumento dei massimali di chilometri percorribili”.

Nel calderone finiscono anche Regione Lombardia, Milano e il Governo romano che dovrebbero potenziare “gli investimenti sul sistema di trasporto pubblico locale, oggi carente in maniera critica in molte aree del territorio metropolitano”. Tutto giusto, tutti perfettamente d’accordo. Richieste sacrosante che però non possono evitare alcune considerazioni.

La prima è la più evidente. Le decisioni sui prolungamenti della linea 4 della metropolitana sono state prese, in primo luogo, dagli assessori della giunta guidata dal sindaco Sala, lo stesso che ha deciso l’imposizione di Area B e che sin ora si è sempre rifiutato di trattare con chicchessia qualsiasi modifica. E a quale area politica fa riferimento Sala? La stessa di Pruiti. Il sindaco pensava di avere delle linee preferenziali dovute alla militanza politica quando sei anni fa aveva promesso l’arrivo della metropolitana a Buccinasco? Il tempo lo ha smentito. Più che flebili promesse, non ha ottenuto. Ed è per questo che ora, con la dichiarazione di guerra diffusa oggi, tenta una rimonta che, sinceramente, appare impossibile?

 

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