Si parlerà di mafia, domani 3 novembre nella sala consiliare del comune di Buccinasco. Di mafia e della sua penetrazione in Lombardia. Una penetrazione cominciata da tempo che adesso può essere anche monitorata e indicizzata. Si parte da una metafora “La linea della palma” che Leonardo Sciascia, ne “Il giorno della civetta”, usa per descrivere una mutazione: già nel 1960, quando scriveva questo libro, l’Italia stava diventando Sicilia. La linea della palma è il confine ambientale entro il quale la palma vive e prospera, un confine che si sposta a nord man mano che il clima si scalda. Come ha fatto e continua a fare, appunto, la mafia, tutte le mafie.
Gli ospiti
Organizzata dall’eurodeputata Maria Angela Danzì, la serata ha come ospiti, tra gli altri, Fabio Bottero, sindaco di Trezzano sul Naviglio, Lorenzo Sauna, Associazione Libera, Paola Pollini, presidente della commissione antimafia Regione Lombardia, David Gentili, membro del comitato antimafia del Comune di Milano, Eleonora Montani, professoressa dell’Università Bocconi.
La teoria geologica di Sciascia
L’assunto è che secondo una teoria geologica, per il riscaldamento del pianeta, la linea di crescita delle palme sale verso il nord di un centinaio di metri all’anno, per questo motivo vedremo nascere le palme anche dove oggi non esistono. Secondo Sciascia anche la linea della mafia sale ogni anno e si dirige verso l’Italia del nord e tra un po’ di anni la vedremo trionfare in posti che oggi sembrano al riparo da qualsiasi rischio.
Il rating
Il report sulla presenza mafiosa in Lombardia, redatto dalla Commissione regionale Antimafia, ha attribuito un rating alle varie province, da 1 a 5, dove 1 rappresenta la massima minaccia mafiosa, definita in relazione alle caratteristiche proprie della realtà settentrionale. Nessuna provincia della Lombardia ha ricevuto il voto minimo di 5. Le Province maggiormente permeate dal fenomeno mafioso sono risultate Varese, Lecco e Como.