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Bagni senza porte e pavimenti divelti: 630 genitori firmano una petizione sulla scuola Galilei

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I bagni dell'omnicomprensivo Galilei privi di porte

Papà e mamme degli alunni che frequentano l’omnicomprensivo sono esasperati, nei mesi scorsi hanno sottoscritto una petizione che nei prossimi giorni sarà protocollata al Comune di Corsico (guarda la gallery)

“Non ci può essere apprendimento se non ci sono le condizioni minime di benessere, che diano dignità allo stare in una scuola”. Parole dure, anzi durissime. Sono state pronunciate durante una conferenza stampa organizzata all’Istituto omnicomprensivo Galilei di Corsico da parte di genitori stanchi di vedere i propri figli frequentare una struttura che ha problemi di sicurezza, di igiene, di stabilità.

Comune sordo

Guidati dal preside Manfredo Tortoreto, i genitori degli alunni della scuola dell’infanzia, della primaria e della secondaria, hanno illustrato le ragioni di una protesta che vede coinvolto in primo piano il comune, sin ora “sordo agli appelli lanciati durante gli ultime tre anni su questioni rilevanti  e fondamentali per la qualità della vita di bambini e bambine all’interno del complesso scolastico”.

Bagni senza porte

Un esempio? Sono molti che si rifiutano di andare in bagno perché i bagni non hanno porte, come denuncia Fatbarolha Shehaj, madre di una bambina di 1 C. La sua rivelazione è confermata da una decina di altri genitori: i figli vanno in bagno quando tornano a casa, dopo aver trascorso ore nel Galilei. Un problema di igiene, ma anche di privacy che diventa ancor più sentito dalle ragazze della scuola media alle prese con i loro primi cicli.

Cahier de doléances

Non si tratta solo di bagni, naturalmente. Loredana Regazzoni, presidente del consiglio di Istituto, architetto esperto in sicurezza ha provato a fare il punto della situazione. “Ci sono – ha denunciato – interventi da fare con urgenza in ambito della sicurezza, igienici sanitari, agli impianti elettrici (vecchio di circa 50 anni e non a norma), alla centrale elettrica, alla pavimentazione (compromessa in più parti degli edifici), alle porte di emergenza, senza una regolare manutenzione (una è crollata proprio nei giorni scorsi), agli estintori che non vengono verificati ogni sei mesi come prevedono le norme in materia.

630 firme

“Avere dei bagni a norma – ha concluso – è un requisito fondamentale per la completa agibilità della scuola”. “Nessuno vuole puntare il dito contro l’amministrazione – ha detto Chiara Abaldi, rappresentante dei genitori – vogliamo solo tutelare i nostri figli”. Per questo, assieme ad altre mamme e papà, nei mesi scorsi ha organizzato una raccolta di firme sottoscritta da 630 persone.

I fondi dove li metto?

“I nostri figli – ha sottolineato – hanno bisogno di un luogo sicuro dove studiare. Per noi la scuola non è un parcheggio per questo siamo molto attenti a ciò che succede al suo interno”. Il preside Tortoreto ha rivelato di aver invitato all’incontro anche l’assessore Fabio Raimondo, invito coinciso con la pubblicazione sul giornalino del comune di una notizia che annuncia la disponibilità di circa un milione e 800mila euro per la ristrutturazione della scuola primaria e di un milione e 600mila per la Verdi.

Un’occasione persa

“Ci sarebbe piaciuto” hanno detto in coro tutti, “che l’assessore fosse venuto. Si sarebbe avviato un dialogo e magari avrebbe confermato la disponibilità dei fondi così come pubblicato dall’organo comunale. Un’occasione persa per verificare in prima persona ciò che la Galilei ha davvero bisogno”.

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