Sono una mamma residente nel Comune di Assago e scrivo per segnalare un episodio spiacevole avvenuto con l’organizzazione del centro estivo Playa-a-camp, che ha in concessione il laghetto Santa Maria a Buccinasco. Premetto che il Comune non ha alcuna responsabilità e la mia condivisione è solo una semplice testimonianza di un comportamento singolare, che magari può interessare il giornale.
Il 23 maggio avevo iscritto regolarmente mio figlio, di 8 anni, alla settimana dal 23 al 27 giugno, ricevendo conferma via email, con ricevuta di pagamento avvenuta. Il 9 giugno a scuola finita, mi è stato comunicato tramite messaggio WhatsApp da uno dei referenti, il sig. Wesam Mahboob, che l’iscrizione era stata respinta (nuovamente, chiarirò in seguito).
Alla mia richiesta di chiarimenti, mi è stato riferito con toni aggressivi se avessi bisogno di rileggere le chat degli anni scorsi, e mi è stata girata una conversazione avvenuta due anni fa, il 31 luglio 2023, quando – dopo un sopralluogo – avevo comunicato che non avremmo iscritto nostro figlio per motivi di comodità logistica. Nessun comportamento scorretto o offensivo è mai avvenuto da parte mia, tant’è che ho ricostruito nella cronologia della chat i messaggi, per capire cosa intendesse.
Solo per la cronaca, due anni fa mio figlio aveva 6 anni, ci eravamo appena trasferiti e alla fine lo abbiamo tenuto a casa. Lo scorso anno poi avevo proseguito con la richiesta di iscrizione, ma mi era stata cancellata con una motivazione di overbooking e carenza di personale, con toni abbastanza sgradevoli. Forse già questo doveva farmi desistere dal tentare nuovamente, ma ho ceduto alle insistenze di mio figlio. Io non ho mai conosciuto di persona questo ragazzo, nel caso ci fossero dubbi sulla versione dei fatti, ho i messaggi salvati e purtroppo non sono in grado di motivare realmente la cosa. Ovviamente la comunicazione tardiva, a scuola chiusa, ha richiesto una riorganizzazione ed una spiegazione al bambino che contava di stare lì con i suoi amici.
Nella speranza che sia un caso isolato e un episodio di antipatia personale (pur violando il codice etico di una società sportiva di Atletica), vi scrivo per chiedere se ritenete opportuno effettuare una “verifica” circa i criteri di accesso, la gestione delle esclusioni, e più in generale il rispetto delle finalità educative e inclusive proprie dei servizi rivolti ai minori. Credo che sia importante garantire che le famiglie non siano trattate in modo discriminatorio o soggettivo, soprattutto in un contesto educativo se gode di un bene pubblico.
Vi confesso che da persona che ha subito una “prevaricazione” sarei contenta se in qualche modo la vicenda diventasse nota, ovviamente se lo ritenete di interesse per i lettori. Io ho tutta la cronologia delle chat, che essendo un canale ufficiale di contatto della società non è da considerarsi una chat privata, ma in ogni caso ovviamente potreste verificare anche con la controparte. Di seguito vi inoltro la mail di risposta della società e la mia, con allegate le conversazioni a cui si fa riferimento Resto a disposizione per chiarimenti o una chiacchiera
Rosa
La lettera di rosa ha alcuni allegati. Pubblichiamo qui di seguito la risposto del presidente della scuola sportiva Atletica, Fabio Rizzi, che gestisce il campus estivo
Gent. ma Rosa
Mi perdoni il disturbo, mi chiamo Fabio Rizzi, presidente di Scuola Polisportiva Atletica.it.
Mi hanno dapprima riferito i miei strettissimi collaboratori e poi il Dott. Teodori di una situazione equivoca avvenuta con l’iscrizione di suo figlio in uno dei nostri “Play-a-Camp” nello specifico quello di Buccinasco Laghetto. Credo di poter dire che mi rammarico non sia potuta venire in una delle nostre strutture per far fare Camp al suo bimbo, cosa che mi suggeriscono le sia stata indicata. Purtroppo quest’anno ci sono state delle concomitanze serie che ci hanno messo in forte difficoltà con il numero dei collaboratori per i Camp poiché abbiamo dovuto smantellare un intera pista per lavori di ristrutturazione, preparare 4 squadre per le finali dei Campionati di Società e nel contempo organizzare 5 Camp in territorio ed uno in esterna. Il Camp di Buccinasco purtroppo per numeri e organizzazione è stato quindi ridimensionato e sicuramente vi era la possibilità di portare il bimbo in una delle altre possibili location (tra cui una comoda sempre a Buccinasco). Chiedo qui di la sua comprensione quando le dico che non c’è stata mai volontà di alcun tipo di non gestire il bimbo, anche perché la nostra Società ha il vanto di accogliere tutti nel proprio DNA (abbiamo progetti scolastici gratuiti anche in scuole con bimbi diversamente abili).
Le chiedo personalmente scusa per il fraintendimento ma non c’è mai stata volontà se non per motivi di controllo numerico di suggerirle di portare in altre location il suo bambino.
Colgo l’occasione per augurarle una felice estate (e che suo figlio si diverta ovunque andrà).
Cordiali Saluti
Fabio Rizzi
Presidente
Scuola Sportiva Atletica.it