Home Corsico Corsico Politica Amministrative 2020, a Corsico scende in campo anche “Giamburrasca” Di Capua

Amministrative 2020, a Corsico scende in campo anche “Giamburrasca” Di Capua

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L’ex assessore ha ufficializzato la sua candidatura a concorrere per la poltrona di primo cittadino di Corsico

Per mesi è stato considerato il Giamburrasca della politica corsichese, un giamburrasca benevolo per il suo attivismo a favore di questa o quella causa. Spesso si è impegnato in battaglie impossibili. Molte le ha perse, qualcuna l’ha vinta e ne va orgoglioso. Adesso ha deciso di scendere in campo. Con irruenza, con il suo modo pittoresco di polemizzare con molti, non con tutti.

Giacomo Di Capua si è deciso a fare il grande passo e ha ufficializzato la sua candidatura a concorrere per la poltrona di primo cittadino di Corsico. Ha al suo fianco – dice – una lista formata da 18 candidati consiglieri che lo accompagneranno in una battaglia difficile. Con una missione: impedire che l’ex sindaco Errante (che non ha ufficializzato la sua candidatura e sta giocando al gatto con il topo con i reduci di Forza Italia) torni alla guida della città.

In quale area si collocherà la sua lista? “In nessuna – risponde – Stiamo stampando il nostro manifesto elettorale che faremo affiggere in tutta Corsico entro il prossimo 10 luglio. Lì spiegheremo agli elettori la nostra posizione. Non ci collocheremo né a destra, né a sinistra. Siamo sicuri di una sola cosa: non andremo mai con Errante. Ha tradito la città e non merita di ricandidarsi o di ripresentarsi davanti agli elettori”.

Secondo rumors che hanno circolato per Corsico nei giorni scorsi, alcuni fantomatici centristi avrebbero offerto a Di Capua il loro sostegno economico e organizzativo, ma il nostro avrebbe rifiutato. “La mia lista non si tocca – sottolinea – e sarà completamente indipendente da chicchessia”.

Che fine hanno fatto i suoi ex compagni di Forza Italia? “Un ex consigliere è sceso in campo al mio fianco, degli altri non so nulla. Valastro ha fatto sapere di non voler essere coinvolto anche se forse alla fine i suoi lunghi anni di militanza politica lo costringeranno ad appoggiare qualcuno. Al momento posso solo immaginare chi sia, ma non ho gli elementi per darne conferma. Cetrangolo e compagnia bella aspettano le conclusioni delle prossime “riunioni di famiglia”per decidere cosa fare”.

Con Di Capua il numero dei candidati alla poltrona di sindaco di Corsico è arrivato a quota sei, mancano all’appello il candidato di Forze Italia, se riuscirà a fare una sintesi delle forze centrifughe che compongono il gruppo locale e il candidato di centrodestra, Errante o chi per lui. Non sono troppi? “Probabilmente – riflette il neo candidato – questa pioggia di aspiranti sindaci è dovuta  al fatto che Corsico ha subito quattro anni di malgoverno che hanno lasciato la città in uno stato pietoso.  Per questo motivo ognuno cerca di dare il proprio contributo: è un tentativo per risollevare la città”.

La sua è quindi una candidatura anti Errante, cosa farà se dovesse verificarsi il ballottaggio Ventura- Errante, (sempre se dovesse candidarsi, naturalmente)? “Daremo il nostro appoggio a Ventura. Corsico ha sofferto troppo per meritarsi una nuova legislatura a guida Errante. C’è bisogno di aria e facce nuove e spero di contribuire a farne emergere qualcuna”.

Lui però è stato assessore di Errante, adesso ne prende le distanze, e non gli sembra contraddittorio. “L’ho conosciuto da vicino e so di che pasta è fatto. C’era un vecchio slogan che recitava: “se lo conosci, lo eviti” e questo vale anche per me. L’ho conosciuto e vorrei evitare che Corsico ci ricaschi. L’esperienza nella sua prima  giunta è stata devastante per me e per la mia famiglia. Mi sono trovato coinvolto nel caso del Festival dello stocco senza che ne avessi alcuna responsabilità. Sono stato processato politicamente e messo da parte come uno straccio usurato”

Sullo scandalo dello stocco c’è stato l’intervento della commissione antimafia e della commissione d’indagine ordinata dalla prefettura. “Commissioni che non sono giunte ad alcuna conclusione sul piano pratico e della regolarità degli atti – conferma -. Ma è sul piano politico che Errante ha dato il peggio di sé: non si è assunto alcuna responsabilità. Ha solo azzerato la sua prima giunta, mandando a casa persone per bene che avevano contribuito a farlo eleggere e ha continuato a fare il bello e il cattivo tempo come se nulla fosse”.

Eppure ci sono ex assessori di quella giunta che hanno dichiarato che, se si candiderà, lo appoggeranno… “Sono dei masochisti che probabilmente sperano di raccogliere qualche briciola di potere. Non hanno imparato la lezione: Errante non lascia nulla che gli interessi. È sempre stato così e così sarà per sempre”.

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