È stato l’ultimo grande pilota automobilistico italiano. Vinto il titolo europeo di Formula 3 nel 1980, ha vissuto gran parte della sua carriera in Formula 1. Debuttò nei Gran Premi nel 1981 con la Tyrrel con la quale gareggio sino al 1983. Dopo il successo sul circuito di Detroit, nell’84 passò in Ferrari con cui cui sfiorò il titolo mondiale nel 1985.
Al pilota rozzanese è stato dedicato un Airbus 319 con la speciale livrea azzurra della compagnia aerea italiana. In occasione dei 100 anni dell’autodromo di Monza altri 3 aerei saranno dedicati a Enzo Ferrari, Tazio Nuvolari e Alberto Ascari. L’autodromo più famoso d’Europa e forse del mondo, infatti, compirà un secolo nel settembre del 2022.
Nel 1922 era uno dei pochi circuiti esistenti: Brooklands (in Inghilterra, aperto nel 1907) e Indianapolis (negli Stati Uniti, in funzione dal 1909). Dei tre, l’autodromo brianzolo sarà però l’unico a diventare, con il passare degli anni, il Tempio della velocità.
Dopo aver lasciato la Ferrari, Alboreto visse altre esperienze motoristiche sino a quando, il 25 aprile 2001 scomparve in un incidente al Lausitzring, mentre effettuava i collaudi delle nuove Audi R8 Sport in preparazione della 24 Ore di Le Mans. La sua auto uscì di strada, colpì una recinzione e dopo un volo di un centinaio di metri si schiantò sull’asfalto.
Il pilota italiano morì sul colpo. L’incidente fu provocato dalla foratura dello pneumatico posteriore sinistro. Da tempo, il comune di Rozzano gli ha dedicato una piazza. Adesso la dedica dell’Ita Airways.
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