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Ultim’ora- Il boss dei boss Matteo Messina Denaro arrestato dopo 30 anni di latitanza

Il superlatitante sarebbe stato arrestato all'interno di una clinica privata di Palermo dove si era recato per sottoporsi ad alcune terapie

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Nella foto, due immagini di Matteo Messina Denaro
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Nella foto, due immagini di Matteo Messina Denaro

È una notizia che sta rimbalzando su tutti i giornali d’Italia e del mondo: il boss dei boss della mafia siciliana, Matte Messina Denaro è stato arrestato. L’informativa è stata lanciata dall’agenzia Ansa che fa riferimento a priprie fonti qualificate. L’inchiesta che ha portato alla cattura del capomafia, nato a Castelvetrano in provincia di Trapani è stata coordinata dal procuratore di Palermo Maurizio de Lucia e dal procuratore aggiunto Paolo Guido. Il superlatitante sarebbe stato arrestato all’interno di una clinica privata di Palermo dove si era recato per sottoporsi ad alcune terapie.

Messa in sicurezza

Dopo il blitz, l’ormai ex superlatitante è stato trasferito in una località segreta. Denaro, a quanto apprende l’Ansa da fonti investigative, faceva periodicamente controlli in quella clinica, che la scorsa notte durante il blitz del Ros era stata messa in sicurezza con diverse decine di uomini per tutelare tutti gli altri pazienti. Quando è stato arrestato, Messina Denaro non era allettato ma stava facendo i controlli.

Gravemente ammalato?

Il boss si era recato nella clinica privata dove è stato arrestato “per sottoporsi a terapie“, spiega il comandante del Ros dei carabinieri Pasquale Angelosanto dopo l’arresto del boss compiuto dagli uomini del raggruppamento speciale assieme a quelli del Gis e dei comandi territoriali. Pochi mesi fa, a metà novembre, Il Gazzettino aveva riportato le dichiarazioni di Salvatore Baiardo, l’uomo che ha gestito la latitanza dei fratelli Giuseppe e Filippo Graviano in Nord Italia. Baiardo aveva dichiarato che Messina Denaro era gravemente ammalato. È del settembre scorso invece l’arresto di 35 persone, ritenute fiancheggiatori del boss. Tra queste anche Francesco Luppino, considerato uno dei “fedelissimi” di Matteo Messina Denaro.

Meloni: “Una grande vittoria dello Stato”

“Una grande vittoria dello Stato che dimostra di non arrendersi di fronte alla mafia”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, commenta la notizia dell’arresto di Matteo Messina Denaro. “All’indomani dell’anniversario dell’arresto di Totò Riina, un altro capo della criminalità organizzata viene assicurato alla giustizia. I miei più vivi ringraziamenti, assieme a quelli di tutto il governo, vanno alle forze di polizia, e in particolare al Ros dei Carabinieri, alla Procura nazionale antimafia e alla Procura di Palermo per la cattura dell’esponente più significativo della criminalità mafiosa”.

Il blitz

Dopo 30, infiniti, anni di latitanza, Matteo Messina Denaro è finalmente stato arrestato. Il boss si trovava a Palermo, alla clinica Maddalena in via San Lorenzo. Sin dalla notte l’ospedale è stato circondato dai carabinieri del Ros che hanno impedito sia l’accesso che l’uscita dalla struttura. Poi il blitz dei militari dell’Arma, circa un centinaio di uomini, che sono entrati in azione incappucciati.

Nell’anniversario della cattura di Totò Riina

Fino a questa mattina Messina Denaro era considerato tra i latitanti più pericolosi e ricercati al mondo. Capomafia nella provincia di Trapani, il padrino di Castelvetrano negli anni era diventato uno dei boss più potenti di tutta Cosa nostra, arrivando a esercitare il proprio potere anche nella provincia di Palermo. Proprio ieri era stata “celebrata” la ricorrenza dei 30 anni dalla cattura di Totò Riina.

 

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