Il libro raccoglie 100 racconti di donne che hanno fatto fronte alla malattia con coraggio e condivisione, oltre alle testimonianze dei medici dell’Humanitas. “Con circa 60.000 nuovi casi all’anno, il tumore al seno è il piùfrequente a tutte le età – ha commentato Corrado Tinterri, direttore della Breast Unit dell’Humanitas – Grande attenzione va dedicata alle donne under50, tenendo anche conto dei controlli saltati per la pandemia che si stanno traducendo in una maggiore gravità delle diagnosi che arrivano in ospedale”.
“La prevenzione – ha continuato Tinterri – sappiamo che è fondamentale. Riscontrando una neoplasia di dimensione inferiore al centimetro, siamo in grado di arrivare a una sopravvivenza a 5 anni nel 98% dei casi, ciò grazie alla prevenzione, alla diagnosi precoce.
È importante sensibilizzare, ha aggiunto Alberto Testori, direttore associato della Breast Unit, “le giovani a partire dai 30 anni a sottoporsi ad una visita senologica annuale e a una ecografia mammaria indipendentemente dalla familiarita’”. Quest’anno Sorrisi in Rosa supporta Neonod2, lo studio di Humanitas che coinvolge oltre venti centri di ricerca in tutta Italia, avviato nel 2020, che valuta l’impatto della conservazione dei linfonodi per verificare la possibilità di evitare lo svuotamento ascellare.
L’evento di inaugurazione di “Sorrisi in Rosa” è stato l’occasione per presentare il libro “Sorrisi in Fiore” che, appunto, raccoglie cento racconti di donne che hanno vinto la malattia. Ogni donna è stata fotografata da Luisa Morniroli e le foto sono ora in mostra al centro medico Humanitas di Rozzano.
Ogni storia di donna, raccontata da Cristina Barberis Negra, nel libro, è associata a un fiore per affrescare con semplicità quel prepotente senso di ritorno alla vita che tutti abbiamo sperimentato, seppur in modo diverso, con la pandemia da Covid-19 e che è insito in tante storie di malattia.
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