C’è poco da fare. Ormai siamo al muro contro muro, tra dipendenti comunali e amministrazione di Trezzano sul Naviglio. Dopo l’interruzione del tentativo di conciliazione fatto dal Prefetto di Milano e la lettera aperta scritta da Bottero ai lavoratori, è arrivata la risposta dei sindacati.
Rigettato al mittente
In una nota diffusa l’altro giorno, infatti, i rappresentanti delle Rsu hanno rigettato al mittente i contenuti della lettera aperta del sindaco e posto una serie di domande. A cominciare da: “Se, come sostiene fin dal suo insediamento si sente cosi vicino a noi lavoratori, perché si è sottratto sistematicamente al confronto? Non ritiene sarebbe stata un'azione in favore dei dipendenti un incontro aperto e trasparente in cui spiegare a voce la "sua riorganizzazione", sostenendo che questa avrebbe portato solo dei benefici?
Sensazioni negative
“Lei – continuano i rappresentanti dei lavoratori - sostiene di aver avviato un percorso di azioni intraprese a favore dei dipendenti, e fin qui nulla da recriminare, peccato però che, molto realisticamente, non è questa la sensazione che se ne percepisce tra la maggioranza di noi”. I sindacalisti poi puntano l’indice contro il segretario comunale, “fautore di questa Riorganizzazione, portata avanti malgrado le mille critiche, sempre sordo ai rilievi e alle critiche”. "Perché – domandano - proprio ora si dimette per andare in un altro Comune? Come é possibile che, dopo tanto impegno, non raccolga e non goda dei frutti del suo grande lavoro?"
Tutti penalizzati
Nella nota, si sottolinea come la lettera del sindaco ai dipendenti contenga delle irregolarità anche nella parte contabile. E si ricorda che le assunzioni fatte nell'ultimo periodo andranno a beneficiare del vecchio fondo ma, senza aver aggiunto la quota di integrazione di ogni assunzione, ci sarà una penalizzazione nell'erogazione del fondo 2017 nel 2018. Lo scontro è sia sotto il profilo economico, sia sotto quello normativo. Nel documento si mette in rilievo anche come il “minore finanziamento solo nella indennità di particolare responsabilità, stando a quanto dichiarato dal sindaco, dovrebbe portare beneficio a tutti i lavoratori, ma così sarebbe stato se la riorganizzazione fosse stata effettiva, efficace e migliorativa e non frutto di un semplice calcolo matematico per far quadrare i conti”.
Trattativa chiusa
Per proseguire nella contrattazione in modo trasparente, i dipendenti hanno “pensato di rinunciare alla indennità di responsabilità a beneficio di tutti, ma la chiusura delle trattative non ha lasciato spazio a soluzioni diverse da quelle intraprese”. E cioè: stato di agitazione perenne del personale, blocco degli straordinari, sciopero (data e modalità da decidere).
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