Non c’è due senza tre. Anzi quattro, cinque, sei e chissà quanti altri. Dopo i residenti di via Indipendenza/Largo Risorgimento (risarcimento per i danni provocati ai box dopo la costruzione dei parcheggi), dopo la Bricomann e l’immobiliare Giardino dei Ronchi (risarcimenti per la mancata realizzazione di un centro commerciale sull’area della Cascina Antonietta), ecco arrivare la Rre S.p.A. che ha depositato al Tar, il Tribunale Amministrativo Regionale, un ricorso contro l’approvazione del Pgt (variante del piano regolatore) avvenuta lo scorso novembre.
Casse comunali disperate
Il bello è che quest’ultimo ricorso richiede un risarcimento danni di 9milioni di euro che aggiunti ai 2,8 milioni della Bricoman, a quelli de Giardini dei Ronchi, e dei condomini di viale Indipendenza fa un conto salato, anzi salatissimo per le povere casse comunali di Trezzano: si parla di più di 12/14 milioni di euro.
Partita dalla Tangenziale
I lettori di pocketnews.it conoscono le vicende che riguardano i condomini di via Indipendenza (leggi qui) e l’affaire Cascina Antonietta (leggi qui) quello che non conoscono è il motivo per cui la Rre abbia chiesto un risarcimento “monstre”. Verte tutto sulla “Tangenziale Parco”, l’arteria che nelle intenzioni dei suoi promotori avrebbe dovuto deviare il traffico di attraversamento che attualmente grava sul centro di Trezzano, sulla direttrice Cusago – Vecchia Vigevanese, facendolo transitare attraverso il quartiere Boschetto. Un’idea di cui in città si discute da più di trent’anni.
In attesa di esproprio
Orbene, in un primo momento si era deciso di realizzare un tratto della tangenziale, quello meno costoso, e per questo motivo, nel 2004, un terreno della Rre che si trova sul percorso fu vincolata in attesa dell’esproprio. L’area quindi è rimasta bloccata per quattordici anni sino appunto allo scorso novembre quando, secondo i legali della società, la variante relativa alla tangenziale sarebbe avvenuta in modo non conforme.
Vincolo non necessario?
Nel documento depositato al Tar viene sottolineata una “violazione, per falsa applicazione, dell’art. 9 del d.P.R. e un eccesso di potere per difetto di motivazione” perché una parte dell’area di proprietà del ricorrente è stata destinata dal Piano dei Servizi a parcheggi pubblici o di uso pubblico extra residenziali. “Una destinazione - é aggiunto nello stesso documento - che viene a precludere la realizzazione della strada parco e quindi, vale anch’essa a mettere in evidenza la non necessità della reiterazione del vincolo ad infrastrutture e mobilità di previsione”.
I conti della serva
Sempre secondo gli avvocati della Rre, “le contraddittorie e intrinseche modifiche apportate dalla recente variante hanno determinato un vero e proprio travisamento dell’attuale situazione dell’area”. Il documento allega anche, come dire, i conti della serva. Il risarcimento è stato calcolato in base “alla media dei corrispettivi relativi alla monetizzazione degli standard urbanistici stabiliti dal comune di Trezzano il 22 Maggio 2012”. L’importo al metro quadrato è di 120 euro che moltiplicato per l’area di proprietà della Rre (1.183 mq.) e successivamente per i cinque anni e mezzo che vanno dal mese di settembre del 2012 a marzo 2018 danno un importo, appunto, di oltre 9milioni di euro. Cifra al mese di marzo del 2018, destinata ad aumentare man mano che il tempo passa.
Controcorrente
“Ci si domanda cosa aspettino ad andarsene”, afferma il consigliere di minoranza Giuseppe Russomanno, aggiungendo “Dopo non aver fatto nulla sugli impegni assunti in campagna elettorale come la viabilità nel centro urbano, la soluzione del problema Brenntag e la realizzazione della tratta meno costosa della tangenziale esterna, di contro si sono inventati provvedimenti che hanno indotto cittadini e società a reagire con atti giudiziari e costosissime richieste di danni”.
Niente sospensiva
Chiesto al sindaco Bottero un commento sull’intera vicenda, al momento di andare on line non abbiamo ottenuto risposta. Nel caso dovesse arrivare lo pubblicheremo tempestivamente. Una notizia arriva dal Tar. Questa mattina era in programma un’udienza sulla causa intentata dalla Bricomann e da Giardino dei Ronchi. I giudici amministrativi non hanno concesso la sospensiva e hanno rinviato la discussione del merito a data da destinarsi. Nell’attesa, le casse del comune continueranno a tremare. Intanto a proposito delle denunce depositate da Rre, Bricoman, Giardino dei Ronchi contro il Comune, sono in corso le sedute della Commissione controllo, garanzia e trasparenza, presieduta da Guido Nani del M5 Stelle, sulla possibile ricaduta sui conti comunali. La prossima si terrà giovedì 5 aprile alle 18,30 nella saletta matrimoni del municipio, in via 4 novembre e sarà incentrata proprio sulla denuncia della Rre SpA.
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