
Se Atene piange, Sparta non ride. L’espressione la cui paternità viene attribuita al poeta e drammaturgo Vincenzo Monti, ben descrive la situazione che si è creata all’interno del Consiglio comunale di Trezzano. Se Atene, la maggioranza che governa la città piange (l’ultimo pianto in ordine di tempo riguarda la vicenda della riqualificazione della zona Treves, Rimembranze e dintorni, di cui non aveva informato il parroco della chiesa di San Ambrogio, proprietaria di alcune aree su cui si vuole intervenire), la minoranza non ride visti gli ultimi riposizionamenti avvenuti al suo interno.
L’armocromia del Consiglio comunale
Dopo la fuoriuscita degli ex leghisti Giorgio Ghilardi e Cristina Cavagna e la loro successiva adesione a Forza Italia, è di ieri sera il comunicato con il quale Giuseppe Russomanno e Ivano Padovani, rispettivamente eletti nelle fila di Controcorrente e nella propria lista civica, hanno costituito il gruppo di Fratelli d’Italia. Così, l’armocromia del Consiglio comunale è completamente cambiata (Schlein ci perdoni). In sostanza, se si tiene conto che anche due consiglieri della lista civica della coalizione che ha vinto le elezioni “Trezzano con Fabio” (Maurizio Coppo e Alice Zatti) sono passati al Pd, l’assemblea non assomiglia nemmeno lontanamente a quella “dipinta” dalle ultime amministrative.
Sarcasmo in opposizione
Nel loro comunicato, Giuseppe Russomanno e Ivano Padovani hanno specificato di aver “deciso di fare questo passo riconoscendosi nella politica di Giorgia Meloni che ha saputo plasmare il nuovo partito sulle basi di una destra moderna che attenta ai bisogni e ai diritti dei cittadini sia in grado di portare anche in Europa l’Italia al posto che le compete”. La scelta è stata commentata sarcasticamente da Villa Zina, capogruppo del M5stelle che a pocketnews.it ha detto: “Ormai questo consiglio non rappresenta più la volontà degli elettori, due consiglieri della lista civica sono passati al Pd, due consiglieri della Lega di sono dichiarati di Forza Italia, che alle elezioni non aveva raggiunto i voti necessari per entrare in consiglio e due rappresentanti delle liste civiche passano a Fratelli d’Italia che non aveva alcun rappresentante in consiglio. Poi ci chiediamo perché i cittadini non votano più”.
L’altro Consiglio
Durante il Consiglio si è anche parlato della questione della riqualificazione della zona Treves -Rimembranze – parcheggio della chiesa di san Ambrogio. Il sindaco Fabio Bottero avrebbe dovuto spiegare perché si prevede un intervento di circa 1 milione e duecentomila euro di soldi pubblici mettendo le mani anche su aree che sono di proprietà della chiesa. E perché, dopo aver per mesi assicurato che don Franco Colombini era stato informato dell’iniziativa, ha dovuto aspettare sino alla settimana scorsa per raccontare al parroco di san Ambrogio le intenzioni della sua maggioranza. E solo dopo essere stato smentito dallo stesso parroco mediante una lettera di protesta inviata in comune (leggi qui).
Mozione bocciata
Di risposte concrete, nemmeno l’ombra. Tranne l’impegno a parlarne, a discuterne, con molti faremo e altrettanti vedremo. Tutto come al solito. All’ordine del giorno c’era anche una mozione del M5S che riguarda la viabilità della via Morona e il nuovo progetto della rotonda che dovrebbe risolvere i problemi di viabilità sull’asse Morona – Corso Europa e il traffico da e verso Cusago, che costerà altri 700.000 alle casse comunali (leggi qui). La mozione, naturalmente, è stata bocciata con l’ astensione di Claudio Albini di Maurizio Coppo e Oliviero Camisani che non ha partecipato al voto.