Si affilano le armi in vista delle elezioni amministrative per eleggere il nuovo sindaco di Trezzano sul Naviglio. C’è chi lavora sottotraccia e chi ha lanciato il primo sasso nelle acque apparentemente stagnanti della politica locale. Questa mattina, nella sala convegni del centro socio culturale di via Manzoni, Fratelli d’Italia ha tenuto il primo di una serie di “incontri pubblici con la cittadinanza” che porteranno alle elezioni amministrative del 9 giugno 2024. Una vera e propria apertura della campagna elettorale del partito che, al momento, riscuote il maggior numero di voti in Italia. Bisognerà vedere se anche a livello locale sarà capace di ripetere le stesse performance.
Gli ospiti
Commentatori della giornata sono stati l’ex sindaco di Paderno Dugnano e ora vice presidente in Regione Lombardia assessore a bilancio Marco Alparone, il consigliere comunale e capogruppo per il centrodestra a Trezzano, Giuseppe Russomanno, il consigliere comunale Ivano Padovani, ex candidato sindaco nelle elezioni del 2019, Antonino Russo, presidente del circolo di fratelli d’Italia. Al posto di Marco Osmato, deputato e membro della commissione bilancio della Camera, è arrivato, a sorpresa, Fabio Raimondo, ex assessore a Corsico con Filippo Errante attualmente deputato.
L’inciampo
Nonostante fosse la presentazione di una forza politica che si prepara a governare (o che vorrebbe governare) l’ente locale, e nonostante sia stato più volte affermato che è necessario che gli amministratori pubblici siano preparati e competenti, qualche inciampo c’è stato. Con i relatori regionali e nazionali che forse pensavano che l’incontro fosse in realtà un rendes vouz con i militanti di Fratelli d’italia, organizzato per mostrare i muscoli, con delicatezza, a nemici e alleati, e che quindi si aspettavano probabilmente di dover rispondere a domande d’area su cui erano preparati. E chi ha focalizzato il proprio intervento, come i relatori locali, sulle problematiche che affliggono il territorio.
Il valore della politica
Dopo l’introduzione della moderatrice, Francesca Santolini, ha preso la parola il vicepresidente di Regione Lombardia Alparone che ha puntato il suo intervento sul valore della politica come servizio e partecipazione, dell’amministrazione pubblica come gioco di squadra e l’importanza dell’ascolto e della qualità come la lealtà e la competenza. Poi Alparone ha iniziato a parlare della filiera della politica, sostenendo che è importante essere all’interno del centrodestra per costruire una filiera fra le istituzioni, con persone che si conoscono e si parlano. Una filiera, dice,”che tenta di mettere al centro le persone migliori per la squadra. Vincere non per desiderio di vittoria, ma per migliorare”.
Il destinatario del messaggio
Il messaggio aveva un destinatario, il segretario della Lega che stava ascoltando dalla prima fila, che non è convinto dell’alleanza, così come proposta da Fratelli d’italia. Le pressioni pubbliche per l’alleanza, leggere, comprensibili solo agli addetti ai lavori ma incessanti, sono continuate per tutte l’incontro. Russomanno ha messo sul tavolo quelli che secondo lui e Fratelli d’Italia sono gli elementi del programma del centrodestra. Il valore dell’ascolto è andato così a farsi benedire, dal momento che c’è un programma di centrodestra, senza che ancora ci sia il centrodestra. Di questo programma fa parte anche la proposta di trasformare in industriale un terreno agricolo esterno al Parco sud, a fianco la tangenziale.
La trasformazione della città
Si tratta di un’area privata di circa 80mila metri quadri, da destinare alle aziende delle aree residenziali miste ( quelle in cui vi sono abitazioni con il capannone nel cortile, per intenderci) che vorrebbero trasferirsi. 50mila metri quadri a capannoni e 30mila metri quadri a parcheggio. Il problema è che il Pgt di Regione Lombardia vieta di costruire nuovi insediamenti industriali dove ce ne sono altri inutilizzati o, peggio ancora, abbandonati. Attualmente a Trezzano c’è un’area di 97mila metri quadri, completamente inutilizzata che la proprietà ha appena inserito sul mercato immobiliare industriale: l’area della Vetropack, che si è appena trasferita a Boffalora Ticino, nell’area molto più grande, della Ex Saffa, di cui ha utilizzato l’area cosiddetta brown, cioè già industrializzata e abbandonata, dopo i fallimenti degli anni 70. Se questa proposta fosse presentata sarebbe in conflitto con le politiche regionali sul consumo di suolo, che deve essere a saldo zero.
I cahiers de doléances trezzanesi
Ivano Padovani ha, invece, tralasciato sia la parte politica sia quella economico industriale, e si è occupato di problemi che da anni affliggono Trezzano senza che il sindaco Fabio Bottero, alla guida del comune ormai da dieci anni sia riuscito a risolvere. Quali? Trasporti urbani, viabilità, inquinamento atmosferico, politiche giovanili, condite dalla carenza di funzionari in grado di far funzionare al meglio la macchina comunale. “Un sindaco che non è un esperto amministratore, che non sappia cosa sia il lavoro, – ha detto – rischia di essere solo un passacarte che mette la firma dove gli impiegati gli dicono di metterla”.
Il “Ghetto” di Trezzano
Nell’elenco formulato da Padovani che negli anni ’80 è stati sindaco di Trezzano ci sono anche “odiate” piste ciclabili, che sono il fiore all’occhiello della sinistra ora al governo in città , che hanno provocato molti mal di pancia tra gli automobilisti e i pedoni. Poi ancora la questione dei 120 appartamenti popolari comunali di via Pirandello, l’ex Cascina Mezzetta, una zona considerata il “Ghetto di Trezzano”. Si tratta di palazzine date in housing sociale a persone in difficoltà, poi abbandonate a sé stesse nei bisogni primari. Ci sono alcune che non riescono ad uscire di casa perché non camminano bene, famiglie che non pagano le utenze perché in stato di miseria totale e tanti casi che avrebbero bisogno non solo di una casa, ma anche di tanta assistenza.
Problemi piccoli e grandi
Poi ancora, incalzato dai presenti, ha confermato che in Comune non esiste più la squadra manutenzioni pubbliche, un gruppo di manutentori che si occupava di effettuare le piccole riparazioni sui beni pubblici. Quindi ora bisogna chiamare una ditta esterna per qualunque tipo di riparazione, dalla buca stradale al cestino rotto. E sparito anche il componente della commissione edilizia che si occupava di far rispettare i diritti dei disabili, all’interno dei progetti esaminati. Padovani ha parlato dei ritardi del trasporto urbano, da anni in attesa di un appalto definitivo, e con l’azienda che se ne occupa attualmente che salta le corse e che, per quanto riguarda i servizi di Trezzano, non fa parte del sistema stibm. Problemi, piccoli e grandi, che i trezzanesi vivono sulla propria pelle. In mancanza di un contradditorio, però, rappresentano la verità secondo Fratelli d’Italia. A quando la replica pubblica del Pd e dei suoi alleati?
è vecchia: la lega finge di non volere l’alleanza ma alla fine invece la farà.