Una petizione popolare che chiede di ripensare la decisione di costruire nuove piste ciclabili in via Marconi e via Morona, alla periferia nord ovest di Trezzano sul Naviglio è stata protocolla nei giorni scorsi in comune. L’ha presentata Elena Felisatti, un passato di militanza politica nella sinistra, che con il documento ha chiesto all’amministrazione comunale di “sospendere l’iter tecnico burocratico” e di “aprire una fase di partecipazione e consultazione con i residenti attraverso l’organizzazione di assemblee che coinvolgano tutti nelle scelte”.
Il documento fa riferimento alla decisione della giunta comunale che l’8 aprile scorso ha approvato il nuovo intervento. “Sia sulla via Marconi, che sulla Morona – si sottolinea nel documento – le carreggiate verranno ridotte da 10 a 7 metri. Il restringimento comporterà l’eliminazione della possibilità di sosta e fermata su tutto l’asse stradale e determinerà una pesante limitazione sia per i residenti, sia per i loro visitatori, sia per le attività produttive e commerciali presenti nel primo tratto di via Marconi”.
“Inoltre – continua – per tutti l’accesso ai passi carrai sarà reso difficoltoso dalla presenza di cordoli in cemento della pista ciclabile”. Non solo. Via Morona sarà doppiamente penalizzata perché tutto il traffico, camion compresi, si troverà imbottigliato su carreggiate di 3 metrie si formeranno lunghe code che si aggiungeranno a quelle che tutti i giorni si formano su viale Europa provocando un netto peggioramento della qualità della vita dei residenti già abbondantemente compromessa dall’inquinamento”.
La petizione è accompagnata da circa 250 firme di abitanti del quartiere Morona e di piccoli imprenditori che hanno le loro aziende in via Marconi. Per legge, l’amministrazione comunale ha 45 giorni per rispondere alle richieste. La realizzazione della ciclabile in via Marconi è prevista da una convenzione sottoscritta dal comune con l’impresa che sta realizzando un intervento abitativo proprio in via Marconi.
“Se non si ripensa l’intero progetto – ha detto preoccupata a pocketnews.it Elena Felisatti – il traffico in zona potrebbe diventare un problema di difficile soluzione tra traffico commerciale e residenziale”. Si corre il rischio di ripetere quel che accade in corso Europa, al confine con Cusago.
“Avevano promesso – ricorda la promotrice della petizione – che avrebbero riaperto via Rosselli, ma le promesse fatte in primavera, dopo sei mesi, non sono state ancora mantenute, come non è stata rispettata l’ordinanza del comandante Festa che prevedeva l’installazione di un portale che impedisse il passaggio dei camion nella stessa via Rosselli. Invece, in via IV Novembre, tutto tace”.