venerdì - 29 Settembre 2023
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Trezzano, la Vetropack spegne i forni e comincia il trasloco definitivo a Boffalora

L’azienda storica trezzanese ha comunicato che il processo di raffreddamento del vetro può provocare l’insorgenza di grandi nubi di vapore acqueo, non pericolose per le persone e l’ambiente

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Nella foto, lo stabilimento Vetropack

La Vetropack, azienda che ha fatto la storia del lavoro a Trezzano ha cominciato lo spegnimento dei forni per la lavorazione del vetro in vista del trasloco nel nuovo stabilimento che sorge a Boffalora Ticino. Lo svuotamento del primo forno è iniziato ieri lunedì 29 maggio, mentre quelle del secondo iniziano oggi, mercoledì 31 maggio.

Rispetto della sicurezza

L’azienda ha reso pubbliche le diverse fasi del procedimento che non è molto semplice, rassicurando amministratori locali e residenti “sulla correttezza delle attività, svolte da specialisti interni ed esterni, nel rispetto delle normative e della sicurezza nei confronti delle persone e dell’ambiente”.

Nubi di vapore acqueo

Si legge nel comunicato diffuso questa mattina dall’ufficio stampa del Comune di Trezzano: “I processi di svuotamento dei due forni hanno seguito due percorsi differenti. Il primo è quasi giunto al suo completamento ed è avvenuto per la maggior parte all’interno delle cantine della sede aziendale. Per il secondo, i tecnici di Vetropack devono ricorrere a delle vasche esterne di acqua per il raffreddamento del vetro. Questa attività comporterà l’insorgenza di nubi di vapore acqueo che si alzeranno dalla proprietà, senza alcun pericolo per la salute delle persone”.

La riqualificazione

“Vetropack opererà a Trezzano sino al 2024 – ha aggiunto il sindaco Fabio Bottero nello stesso document – per la gestione del magazzino e del sito industriale. Sulla base dei principi guida della variante al Piano di governo del territorio avremo modo di impostare la proposta di riqualificazione dell’area sempre a carattere produttivo tenendo conto delle idee e indicazioni in materia di economia circolare e di sostenibilità emerse durante il progetto aree produttive-aree proadattive coordinato dal Politecnico di Milano”.

La nuova sfida

Si tratta, in parole povere, della sfida che attende l’intera comunità trezzanese: cosa realizzare su di un’area che fa gola a molti. Mantenerla industriale? O trasformarla in commerciale- produttiva? C’è anche chi punta sul residenziale. Ma è tutto da discutere. Anzi, tutto è già in discussione.

 

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