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Trezzano, la Lega si spacca: Giorgio Ghilardi e Cristina Cavagna abbandonano il partito di Salvini

Una scelta che ha sorpreso tutti, maggioranza e opposizione. La prima festeggia a più non posso (c’è qualcuno che giura di aver visto circolare bottiglie di champagne), la seconda mostra segni di grande preoccupazione

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Nella foto, una seduta del Consiglio comunale di Trezzano sul Naviglio
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Nella foto, una seduta del Consiglio comunale di Trezzano sul Naviglio

Nuovo colpo di scena nella già tribolata vita politica trezzanese: la Lega si spacca e Giorgio Ghilardi, storico leader del movimento sul territorio, e Cristina Cavagna lasciano il partito. La “scissione” ha preso corpo durante il Consiglio comunale di ieri sera, consiglio che doveva certificare l’elezione dell’ex generale medico della riserva dell’esercito italiano, Antonino Puleo, come nuovo capogruppo del partito di Salvini.

Cristina Cavagna ha letto una dichiarazione nella quale ha utilizzato parole gravissime. Ha parlato di “cessato rapporto di fiducia con il partito”. Il tutto ruoterebbe attorno alla delegittimazione dell’ex capogruppo Giorgio Ghilardi e dell’ex segretario Mario Butè da parte del commissario Luca Mazzeo, inviato dalla federazione provinciale a rimettere ordine tra dirigenti che viaggiavano in ordine sparso.

Infatti, lo scorso 10 marzo un altro terremoto aveva già colpito la Lega trezzanese: il referente provinciale Alessio Zanzottera, aveva ufficializzato il commissariamento della sezione del partito. Erano state azzerate le cariche, azzerato il ruolo del segretario “uscente” Mario Buttè. Era stato eletto commissario, Luca Mazzeo.

La goccia che aveva fatto traboccare il vaso era caduta nel corso del Consiglio comunale celebrato qualche giorno prima, consiglio durante il quale il capogruppo Giorgio Ghilardi aveva presentato una interrogazione sulle vicende che riguardano i finanziamenti alla Pro loco trezzanese. L’intervento di Ghilardi, conteneva accuse nei confronti di amministratori e protagonisti della vicenda Pro loco non verificate e difficilmente dimostrabili. Per questo motivo, alcuni membri del suo stesso gruppo, vedi Antonino Puleo, presidente della Commissione trasparenza, si erano dissociati.

Erano scoppiate polemiche che avevano fatto emergere le due anime della Lega: la prima irruenta di Ghilardi, che spesso parte lancia in resta nel trattare argomenti amministrativi, la seconda più pacata che si basa sulla conoscenza della documentazione inerente quegli stessi argomenti. La mediazione tra le due anime sarebbe dovuta essere una prerogativa dell’ex segretario Buttè. Invece. Dopo il Consiglio di ieri sera, resta da chiarire che ruolo abbia avuto lo stesso Buttè nella decisione di Ghilardi e Cavagna di abbandonare il partito.

Eppure solo una decina di giorni fa, i due avevano sottoscritto un documento con il quale avevano approvato, all’unanimità con gli altri responsabili del partito, la nomina di Antonino Puleo a nuovo capogruppo. Il documento era stato protocollato negli uffici del comune e inserito all’ordine del giorno del Consiglio comunale. Invece, durante la seduta, si è verificato il colpo di scena: l’addio alla Lega di Ghilardi e Cavagna.

Una scelta che ha sorpreso tutti, maggioranza e opposizione. La prima festeggia a più non posso (c’è qualcuno che giura di aver visto circolare bottiglie di champagne), la seconda mostra segni di grande preoccupazione (che peso può avere una minoranza lacerata nel confronto politico?). Sorpreso anche Antonino Puleo che di Ghilardi era ed è il successore nella carica di capogruppo. Si ritrova a capo di un gruppo che da tre consiglieri si è ridotto ad una sola unità: la sua.

“Non capisco la scelta di Ghilardi e della Cavagna – ha dichiarato a pocketnews.it – Solo una settimana fa avevano sottoscritto un documento con il quale approvavano la mia elezione a una carica di cui non ho alcun bisogno”. Una carica che, sempre secondo Puleo era stata offerta alla stessa Cristina Cavagna, ma che quest’ultima aveva rifiutato.

“Non mi interessano – ha concluso l’ex generale – le motivazioni umane e politiche che ci sono dietro a una scelta di questo tipo. Hanno sorpreso me e tutto quanto il Consiglio. Per quel che mi riguarda non so cosa succederà. A me basta avere il supporto del commissario e dei responsabili provinciali del partito. Si voleva una svolta costruttiva e svolta costruttiva sarà, indipendentemente dalle posizioni che assumeranno sia Ghilardi, sia Cavagna”.

“La nostra è una scelta molto seria – ha invece sottolineato Giorgio Ghilardi – Ci siamo resi conto che le motivazioni per il cambio di dirigenza e segreteria erano risibili ma hanno raggiunto livelli tali che hanno avuto le ricadute conseguenti: la nostra uscita dal partito”. La decisione dei due consiglier sarebbe stata supportata dal risultato di una riunione segreta (chiusa al gruppo che fa capo a Puleo) tenutasi all’interno della sezione della Lega con gli iscritti che da sempre supportano Ghilardi.

“Tutti – ha ribadito l’ex capogruppo – hanno confermato la loro fiducia nei nostri confronti e ci hanno invitato a continuare la nostra azione politica di opposizione alla giunta che governa Trezzano. La Lega vuole invece cambiare approccio, ma si cambia solo quando c’è rispetto per la minoranza e per il suo ruolo all’interno delle istituzioni, rispetto che l’attuale giunta non mostra affatto nei confronti di tutti i membri della minoranza”.

Tra due anni ci saranno le elezioni per il nuovo sindaco. Cosa farà il duo Ghilardi – Cavagna? “Entro un paio di mesi convocheremo il congresso e in quella sede decideremo le azioni e le modalità con le quali affrontare l’appuntamento elettorale”.

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