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Trezzano diventa un laboratorio per conciliare lavoro e sviluppo sostenibile

Stipulato un accordo con il Politecnico di Milano per la progettazione di aree produttive compatibili con le esigenze ambientali

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sviluppo-sostenibileConciliare lo sviluppo economico con il rispetto e la tutela dell’ambiente. È l’estrema sintesi di un progetto che vede Trezzano sul naviglio al centro di un progetto condiviso con il Politecnico di Milano, il ministero per l’ambiente e altri importanti enti istituzionali.

Obiettivo del progetto? Diffondere nelle aree produttive la cultura della sostenibilità e dell’adattamento ai cambiamenti climatici. Perché è stato scelto Trezzano? Perché la città ha una lunga tradizione produttiva e commerciale. In alcuni casi le strutture non sono più adeguate. Perciò il Comune “intende rafforzare attraverso una maggiore presenza del lavoro sul territorio, una migliore qualità dell’ambiente lavorativo interno ed esterno”.


Si tratta di un’iniziativa finanziata dal Ministero dell’Ambiente con il supporto di Città metropolitana di Milano, Cap Holding Spa e Assolombarda e rientra nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e della Strategia Nazionale dello Sviluppo Sostenibile.

“La valorizzazione delle aree produttive – spiega il sindaco Fabio Bottero – prevista anche nella Variante 2 del Piano di Governo del Territorio attualmente in corso, è l’occasione per ripensare i luoghi della produzione e del lavoro anche come luoghi ‘pro-adattivi’ dove sia prioritaria la ricerca del benessere dei lavoratori e si perseguano gli obiettivi dello sviluppo sostenibile e dell’adattamento ai cambiamenti climatici”.

Quello di Trezzano è un progetto pilota importante che vedrà protagoniste insieme al Comune le imprese del territorio. Una volta testato, sarà promosso anche in altri comuni della Città metropolitana di Milano.

Secondo il sindaco, “la variante generale 2 al PGT è finalizzata a promuovere la rigenerazione economica e il riuso del tessuto industriale/artigianale e commerciale esistente per favorire l’insediamento di nuove imprese nei settori: manifatturiero, del commercio e dei servizi”. La stretta collaborazione con il Politecnico di Milano dovrebbe migliorare la qualità tecnica della variante stessa soprattutto sotto il profilo della sostenibilità ambientale.

“Lavorare oggi nelle aree produttive – ha aggiunto Eugenio Morello, Associate Professor in Urban Planning del Politecnico di Milano – è prioritario per affrontare la sfide urgenti della transizione ecologica. Queste aree sono rilevanti poiché offrono molteplici opportunità di trasformazione e occupano una superficie molto estesa, se pensiamo alla Città metropolitana di Milano”.

“Spesso – ha concluso Morello – i luoghi del lavoro sono dimenticati dalle policy dello sviluppo sostenibile: questo progetto vuole invece partire proprio dalla dimensione del lavoro per diffondere la cultura della sostenibilità. Trezzano rappresenta una realtà dinamica e ricca di potenzialità per promuovere una rigenerazione in chiave sostenibile; contiamo quindi di avviare un dialogo proficuo con i rappresentanti del territorio e costruire insieme nuove progettualità e azioni concrete”.

Si diceva del coinvolgimento degli imprenditori locali che saranno sollecitati attraverso laboratori e workshop di progettazione partecipata individuare soluzioni urbanistiche nell’ambito dello sviluppo sostenibile.

In una prima fase saranno contattate tutte le aziende del territorio e le associazioni di cittadini che saranno invitate a partecipare a un sondaggio per raccogliere le loro prime segnalazioni ed esigenze. Subito dopo prenderà il via “un percorso di co-progettazione, che valuterà l’impegno delle aziende e cercherà soluzioni per conciliare lo sviluppo economico con il rispetto e la tutela dell’ambiente.

 

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