Si è discusso di conflitto di interesse durante l’ultimo consiglio comunale, prima della pausa estiva, di Trezzano sul Naviglio tenutosi ieri sera. Nel mirino di una interpellanza presentata dal capogruppo del Pd, Claudio Albini, l’assessore Silvia Formica, che ha anche l’incarico di vice sindaco e le deleghe ai Servizi sociali, Casa, Scuola e asili. Il nocciolo della questione verte sulle attività imprenditoriali della famiglia dell’assessore che direttamente o indirettamente gestisce due asili nido privati, uno in via Bissolati, l’altro in via Morona, sul territorio trezzanese.
Vicinanza inopportuna
Albini ha posto l’accento sul programma elettorale della maggioranza che ha vinto le elezioni e oggi governa Trezzano, programma che prevede di affidarsi a strutture private per risolvere l’annosa questione delle liste d’attesa degli asili nido comunali. Il capogruppo Pd ha chiesto quindi quali incarichi e quote di partecipazione siano in carico dell’assessore e se la sua “vicinanza”, ritenuta inopportuna, alle imprese di famiglia non possa mettere in difficoltà l’amministrazione comunale nella gestione corretta degli appalti banditi in quest’ambito.
Porte aperte
La risposta dell’assessore Formica non si è fatta attendere. Collegata in videoconferenza, ha sottolineato di aver deciso di affrontare la questione in seduta aperta e non a porte chiuse, come richiesto da Albini e compagni, per rispetto dei cittadini che l’hanno votata. Poi ha rimarcato di non rivestire alcun incarico e non detenere alcuna partecipazione nelle imprese di famiglia. Infine ha concluso che si asterrà, non prenderà parte alla discussione, non voterà qualunque delibera che abbia come oggetto gli asili nido.
L’astensione
Il sindaco Giuseppe Morandi ha confermato di avere massima fiducia nel suo vicesindaco e di aver assegnato le deleghe tenendo conto della normativa prevista dal testo unico. “Se si ravvisasse un qualsiasi conflitto – ha detto – l’assessore non deve far altro che astenersi da discussione e votazione”. Non serve altro, anche se il dubbio di opportunità rimane. Però le affermazioni di Morandi sono state confermate poco dopo dal segretario comunale.
La commissione antimafia
Le norme consentono di assumere incarichi pubblici, l’importante è astenersi quando su una qualsiasi delibera nasce l’ipotesi di conflitto d’interessi sino al 4° grado di parentela. In chiusura un’altra notizia. Trezzano ha nominato i nuovi membri della Commissione antimafia intercomunale. Si tratta di Fabio Bottero e di Pietro Stroppa, in sostituzione del sindaco Morandi.