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Trezzano approva la costruzione di un “grattacielo” gemello di quello di Piazza San Lorenzo

Sorgerà sull’area che si trova all’incrocio tra via Volta e via Edison di proprietà della Fumagalli, l’azienda produttrice di apparecchi per asciugare le mani che si trovano in ristoranti e stazioni di servizio

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Nell'immagine il render del "grattacielo" che dovrèbbe sorgere sull'area di via Volta
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Nell’immagine il render del “grattacielo” che dovrèbbe sorgere sull’area di via Volta

Con una delibera dello scorso 16 settembre, la giunta comunale di Trezzano sul Naviglio ha “adottato” un progetto edilizio che prevede la costruzione di un grattacielo sull’area che si trova all’incrocio tra via Volta e via Edison, su quella che adesso è una zona di “ricovero mezzi e attrezzature” della Fumagalli, l’azienda che produce apparecchi per asciugare le mani che si trovano in ristoranti e stazioni di servizio.

Il progetto rientrerebbe nel Piano di gestione del territorio in vigore, anche se non tutti ne sono convinti: “troppo alto e troppa cubatura” è la sentenza di chi, ieri sera, durante una riunione della commissione urbanistica, ha visto per la prima volta il piano esecutivo e si mostra scettico sulla sua conformità allo strumento urbanistico generale.

L’area in questione è quella che si trova alle spalle della caserma dei carabinieri. “È prossima – si legge nella relazione che illustra il progetto – ad elementi di rilievo per la città quali: la Torre, Piazza e Chiesa dedicati a “San Lorenzo”, il quartiere Zingone, la Caserma dei Carabinieri, l’Ufficio Postale, l’asse commerciale che si affaccia lungo la Vigevanese”. Lì, su una superficie di 10 mila metri quadrati, dovrebbe sorgere un doppio edificio di 11 piani più super attico. Una specie di gemello, costruito 50 anni dopo, del “grattacielo” che domina Piazza San Lorenzo.

L’obiettivo è “Riqualificare il tessuto urbano attraverso l’insediamento di funzioni residenziali integrate a funzioni commerciali e terziarie”. In che modo? Il progetto è costituito principalmente da 3 elementi: una “piazza” con spazi di incontro ed aggregazione e “verdi” destinati all’uso pubblico; una “torre” verticale, appunto di 11 piani, destinata ad abitazioni residenziali (più o meno 60 nuovi appartamenti), un secondo edificio definito “orizzontale” riservato a esercizi commerciali e uffici.

Dei 10mila metri quadrati dell’area, circa 5 mila saranno ceduti al comune che dovrebbe realizzare dei parcheggi e punti di aggregazione pubblici, più un migliaio di metri quadrati “da monetizzare ed impiegare per la realizzazione dell’opera di interesse pubblico” che non si capisce bene cosa voglia dire. Non solo. In cambio di oneri, la proprietà si impegna a realizzare una “nuova rotatoria stradale, esterna al comparto”, tra la via Salvini e la strada provinciale 139, quella che da Trezzano porta a Zibido san Giacomo.

Sull’insediamento è stata fatta anche una valutazione di impatto “paesistico” che risulta essere “molto alto”, pur se sotto la soglia di tolleranza. “Capiamo la necessità di riqualificare il tessuto urbano attraverso iniziative private – ha sottolineato Zina Villa dei 5 stelle, dopo la commissione – ma qui si vuole realizzare un mega insediamento avulso dalla realtà urbanistica della zona”.

“Il vero problema – ha puntato l’indice la Villa – è che ci troviamo di fronte al solito “fatto compiuto”. Sin ora non avevamo ricevuto alcuna comunicazione su questo progetto. E non ci rassicura la promessa che entro mercoledì prossimo l’amministrazione comunale organizzerà un incontro con i residenti al Centro socio culturale, per discutere l’argomento. I tempi al solito sono molto stretti e senza pubblicità e senza informazione si rischia che non si presenti alcuno, tranne i soliti noti”.

“Abbiamo accolto questo progetto perché è conforme agli obiettivi del nostro PGT – spiega questa mattina in una nota, il sindaco Fabio Bottero, assessore all’Urbanistica – e pensiamo possa contribuire a migliorare il nostro territorio, grazie alla qualità dell’intervento e alla valorizzazione e riqualificazione dei percorsi pedonali attorno a via Volta”.

“In occasione della definizione degli ultimi piani urbanistici più significativi – ricorda  Bottero – abbiamo sempre previsto una opera pubblica in una parte di territorio distante da quello coinvolto dalla operazione immobiliare proprio per generare valore diffuso. Secondo questo criterio sarà quindi realizzata un’opera pubblica importante, la rotonda tra via Salvini e la strada per Zibido, che consideriamo strategica per migliorare la mobilità”.

Chi ne vuole sapere di più non dovrà far altro che presentarsi mercoledì 5 ottobre alle 18 al centro socio culturale di via Manzoni. (o, naturalmente, continuare a leggere pocketnews.it)

1 commento

  1. certo che ci vuole un bel coraggio, a poco più di 200 metri da questo progetto sorge l’azienda con più alto rischio ambientale d’Europa, sono tantissimi i Tir che oggi passano sulla via edison-Boccaccio, circa 600 al giorno, tir che trasportano sostanze chimiche di ogni genere e pericolosità, parlo della Brentag, e al posto di obbligare questa azienda alle delocalizzazione in luogo sicuro, il comune permette che ci si costruisca attorno, veramente dei geni.

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