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Torna l’incubo Legionella: dopo Corsico e Buccinasco, questa volta tocca a Cesano Boscone

Nei giorni scorsi, è stata segnalata la presenza del batterio all'interno di alcuni edifici del Quartiere Tessera

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Dopo Corsico e Buccinasco dove si sono verificati oltre cinquanta ricoveri e quattro morti, la Legionella ha fatto la sua comparsa a Cesano Boscone. Nei giorni scorsi, infatti sono stati segnalati casi all’interno di alcuni edifici del Quartiere Tessera. Non è ancora chiaro se ci sono segli infetti. In giornata sono state attivate l’amministrazione comunale, con in testa il sindaco Marco Pozza, l’azienda regionale che tutela la salute pubblica e l’Aler, proprietaria degli edifici in questione.

L’Ats, con la collaborazione di Aler, sta procedendo con i campionamenti per individuare l’origine del batterio e definire le necessità delle sanificazioni necessarie. Anche i responsabili del Gruppo Cap, l’azienda che gestisce lerisorse idriche di Cittò metropolitana milanese sono stati informati “affinché possa valutare i necessari interventi una volta completati gli esami di laboratorio sui prelievi effettuati” come recita una nota stampa diffusa nel pomeriggio dal Comune.

L’epidemia a Corsico e Buccinasco aveva cominciato a diffondersi sul finire di aprile. Come detto, in poche mesi aveva provocato 54 contagi e 4 morti. Subito era scattata la caccia alla fonte del contagio, caccia che ancora oggi non ha dato alcun risultato. A più riprese erano stati diffusi alert con indicazioni sui comportamenti da tenere. La legionella si annida nelle goccioline di acqua nebulizzata, per esempio nel vapore della doccia. Il tempo di incubazione varia tra i due e i dieci giorni. La fascia di popolazione più a rischio comprende gli over 60 e i malati cronici. I sintomi (febbre, brividi, dolori muscolari, infezioni respiratorie) sono stati rilevati in tutti i ricoverati.

A Corsico e Buccinasco erano state fatte ricerche negli specchi d’acqua che costellano la zona, nelle fontanelle pubbliche, ovunque ci sia acqua. Una task force di esperti regionali e dell’Ats di Milano, era stata schierata da Regione Lombardia per tentare di capire che cosa aveva innescato l’epidemia. Il batterio quindi è tornato a preoccupare i vertici comunali locali e sanitari della regione. Per il momento è partita una campagna di informazione. La legionellosi non si trasmette per via orale/alimentare e non è possibile contrarre la legionella bevendo o usando l’acqua per cucinare, così come non c’è il rischio di contagio fra persone.

Il batterio, infatti, si diffonde unicamente per via aerea attraverso il contatto con filtri vecchi e nonpuliti dell’aria condizionata o da rubinetti e tubature di casa in assenza di pulizia e manutenzione ordinaria. È importante in questa fase rispettare le misure suggerite da ATS per prevenire l’insorgenza e la diffusione del batterio:

  • utilizzare acqua sterile per il funzionamento di apparecchi per aerosol
  • fare scorrere l’acqua a massima temperatura dei rubinetti delle cucine, dei bagni e deisoffioni delle docce, per almeno 5 minuti prima dell’utilizzo e aprire le finestre. (Queste operazioni sono particolarmente consigliate in caso di periodi di mancato utilizzo degli impianti)
  • provvedere alla pulizia dei soffioni delle docce e dei rompigetto dei rubinetti
  • mantenere la temperatura delle caldaie sopra i 50°
  • provvedere alla manutenzione costante di boiler, impianti di condizionamento e serbatoi d’acqua

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