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Teleriscaldamento: Engie acquisisce la rete di distribuzione, finiti i guai del quartiere Burgo?

L'intenzione dell'azienda è potenziarla sino a 40Gwh mettendo fine ai problemi di riscaldamento e gestione riscontrati sinora

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È a una svolta la vicenda del teleriscaldamento a Corsico che da anni affligge gli abitanti del quartiere Burgo: Engie Italia, uno dei player più importanti nel panorama italiano della distribuzione del gas, ha acquisito la rete che serve circa 1.600 abitanti con 15 GWh di energia all’anno. L’intenzione dell’azienda è potenziarla sino a 40Gwh mettendo fine ai problemi di riscaldamento e gestione riscontrati sinora.

Si tratta di una infrastruttura lunga 6 km, presente sul territorio da 10 anni, che fornisce calore a 27 edifici privati e pubblici, tra cui la sede del Municipio e tre scuole. Una infrastruttura che attraverso la delocalizzazione della fonte energetica permette di evitare l’emissione di 830 tonnellate di CO2 all’anno e di ridurre del 20% delle emissioni di agenti inquinanti (CO2 e NOx) rispetto ai sistemi di riscaldamento tradizionali. Ciò equivale a 550 auto in circolazione in meno ogni anno nella città.

Il teleriscaldamento è in grado di abbattere le emissioni cittadine grazie alla sostituzione delle singole caldaie di ogni abitazione con una sola centrale di generazione, più efficiente, sicura e monitorata. La centrale produce il calore che, attraverso la rete , è distribuito alle singole utenze residenziali, pubbliche e commerciali. Una soluzione energetica delocalizzata che, oltre al miglioramento della qualità dell’aria, elimina ogni pericolo legato alla presenza di caldaie all’interno delle abitazioni e garantisce la continuità di servizio.

Secondo il sindaco di Corsico, Stefano Ventura l’entrata in campo di Engie potrebbe portare a possibili estensioni sul territorio anche con il supporto dell’istituzione: “Noi saremo parte attiva e agevoleremo la diffusione del teleriscaldamento, perché è un’occasione per favorire la diffusione di energia decarbonizzata. Non mancheranno i nostri controlli anche sul contenimento delle tariffe”.

Engie è il terzo operatore in Italia nel settore e a detta di Matthieu Bonvoisin, Direttore district heating & power vuole gestire la rete mettendo al servizio dei residenti di Corsico la propria competenza. A questo proposito Bonvoisin ha sottolineato: “Ciò significa impegnarci nel migliorare il servizio reso ai clienti e soprattutto il dialogo con gli stessi. Abbiamo già attivato un numero verde, attivo 24h/24, 7gg/7, per le richieste di pronto intervento e per la segnalazione dei guasti. Abbiamo avviato, altresì, degli studi per valutare la possibile realizzazione di centrali di backup, al fine di garantire la continuità del nostro servizio, essenziale per la qualità della vita dei cittadini”.

“Nel medio-lungo termine,- ha proseguito Bonvoisin – vogliamo sviluppare la rete, la quale ha un potenziale di oltre 40 GWh di energia distribuita, rispetto agli attuali 15 GWh.  Engie desidera non essere solo un fornitore di calore, ma un interlocutore capace di essere vicino alla comunità, per rendere la città sempre più decarbonizzata, sostenibile e efficiente.

Come nuovo proprietario e gestore della rete di teleriscaldamento di Corsico, Engie fornirà anche il gas alla centrale di cogenerazione della rete, di proprietà Atecc, garantendo continuità nella produzione energetica. Finiti i guai del quartiere Burgo?

1 commento

  1. Una centrale che brucia metano a km di distanza da dove serve è “Green”?
    Impossibile.

    Già solo la rete di TLR disperde il 20-25% dell’energia bruciata dal metano, un combustibile fossile che bruciato immette in atmosfera CO2; a ciò si aggiungono le dispersioni termiche nella distribuzione nella rete che serve capillarmente i singoli utenti che sono del 40% dell’energia fornita alle sottostazioni condominiali.
    Detto in poche parole l’energia utile a disposizione degli utenti allacciati è gravemente affetta da un’enorme quantità di energia dispersa nel lungo percorso tale da far risultare l’efficienza del TLR pari a solo il 35-40% dell’energia prodotta in centrale.
    Una qualsiasi caldaia autonoma a metano ha, per Legge, ha un’efficienza superiore al 90% per non parlare delle pompe di calore magari abbinate a sistemi geotermici con efficienze ancora superiori
    Insomma a parità di calore utile il TLR ha un’efficienza pari a meno della metà dei classici sistemi a metano autonomi ed è quindi doppiamente inquinante.
    Il contrario di quello che dice l’articolo.
    Il TLR inquina di meno solo se sfrutta una fonte di calore a basso costo altrimenti disperso, ad es. calore industriale/termonucleare/geotermico/inceneritori; ma non è il caso, fino ad oggi, della centrale di Corsico.
    La termodinamica è scienza il resto sono chiacchiere.

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