di Alice Gottani
Già da mercoledì sera sapere di dover tornare a Cantù non era cosa da poco. Tutti erano consapevoli che per accedere alla serie C Gold giocando Gara 3 tra le mura nemiche non sarebbe stato facile. La tensione si taglia con il coltello: le squadre occupano ognuna la propria metà campo senza squadrarsi più, ognuno è concentrato sui propri limiti da superare. Romanoni e Prataviera sono costretti a tifare dalla tribuna.
Che lo show abbia inizio
L’inizio è estremamente complicato: ingranare la prima e partire sembra un’impresa non da poco, nessuno si sbilancia. Passano due minuti prima che il giallonero Anelli metta a segno il primo canestro della partita. Finalmente si può dire: che lo show abbia inizio! Cantù non tarda a rispondere, ma, nonostante le triple biancorosse siano difficili da contenere, i Bionics seguono a ruota e non permettono ai padroni di casa di spiccare il volo (12 – 18).
Col fiato sul collo
I Bionics riescono a mantenere una lucidità tale che permette loro di gestire la palla con sicurezza e tenere a freno il gioco avversario. Cantù è veloce, sicuro di sé, ma la schiera giallonera lo mette in difficoltà.
I biancorossi spingono per allungare il passo, ma gli errori non mancano da entrambi gli schieramenti ed i padroni di casa devono riconoscere di non avere la strada libera come si erano immaginati. I canestri vanno a segno ed il tempo scorre veloce come le gambe dei giocatori, la sirena suona sul tiro da tre realizzato da Fant che mette i Bionics appena in coda ai canturini (29 – 33).
Coraggio e lucidità
I gialloneri hanno la scorza dura: aver vinto Gara 1 contro un avversario temuto durante il campionato ha dato a tutti la consapevolezza di poter superare i propri limiti con determinazione e costanza. Il ritorno in campo è segnato dalla rivalsa: i gialloneri sono concentrati sull’obiettivo ed inseguono Cantù senza remore, fino a mettersi in parità. I biancorossi hanno peccato di autostima: sentirsi superiori fin dal primo momento in cui hanno messo piede in campo non ha sicuramente giovato alle prestazioni (48 – 49).
Ogni fine è un nuovo inizio
Gli ultimi dieci minuti di gioco. Gli ultimi dieci minuti della finale conquistata con un anno di duro lavoro. Nessuno si risparmia: la velocità di Casciano, la precisione di Fant e Fornari, l’audacia e la grinta di Moalli, la sfrontatezza di Anelli, l’impeto di Kisonga e la lucidità delle direttive dei coach Maurizio Contardi e Davide Matto, hanno portato i gialloneri a mettere i bastoni fra le ruote ai biancorossi che non si sono persi d’animo e hanno soffiato la vittoria dalle mani dei Bionics (61 – 71). Talivo n.e., Fornari 3, Caffarra 8, Casciano F. 11, Fant 8, Bursi n.e., Casciano A., Bolongaro n.e., Moalli 2, Arisi n.e., Kisonga 15, Anelli 14.
Si ricomincia
Sicuramente è stata una finale raggiunta vincendo e convincendo un po' tutti che sarebbe stato l'anno “buono”, l'anno dei gialloneri. Una finale giocata fino all’ultimo secondo non può lasciare l’amaro in bocca: la sguardo oggi è rivolto ai traguardi raggiunti e ai futuri obiettivi. Bravi ragazzi, si ricomincia!
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