Nell’inchiesta dei pm Rosario Ferracane e Sara Ombra, coinvolte anche 6 persone destinatarie di uno “specifico mandato di arresto Europeo”. Le indagini della Guardia di finanza, “con l’ausilio tecnico del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata (S.C.I.C.O.)”, hanno ricostruito “l’operatività di due distinte associazioni criminali transnazionali, in grado di movimentare” oltre sei tonnellate di droga.
Accertato nelle indagini “l’utilizzo di vaste, capillari e articolate reti logistiche di approvvigionamento, trasporto, stoccaggio e distribuzione” della droga “realizzate attraverso la costituzione di plurime società di comodo ed il ricorso a numerose spedizioni di copertura”. Poi, l’uso “di apparati smartphone dotati di sofisticate applicazioni per la trasmissione criptata delle comunicazioni”.
Gli indagati facevano ricorso “a un sistema di trasferimento dei proventi del traffico di droga estraneo ai tradizionali circuiti finanziari, basato su meccanismi di compensazione informale delle partite di denaro (cosiddetti hawala o fei chien)”. Perquisizioni in tutta Italia con particolare riferimento a Milano