Home Attualità Scoppia la guerra sull’ex ASL di via Marzabotto. Negri: “Trasferimento inaccettabile”

Scoppia la guerra sull’ex ASL di via Marzabotto. Negri: “Trasferimento inaccettabile”

0
Nella foto. il sindaco di Cesano Boscone, Simone Negri

Il sindaco di Cesano contrario all’ipotesi di spostare i servizi socio-sanitari dalla struttura del quartiere Lavagna in via Lavoratori, a Corsico

Per il momento è un’ipotesi, però ha scatenato decise prese di posizione. L’idea di far traslocare la sede dell’ ex Asl da via Marzabotto a via Lavoratori  (dal quartiere Lavagna a un edificio posto al di là del Naviglio) non va giù a nessuno, residenti e amministratori. Soprattutto a quelli di Cesano, visto che quelli di Corsico (gli amministratori, s’intende), non esistono.

Incontro urgente

Per questo motivo, il sindaco Simone Negri ha chiesto un incontro urgente con Ats e Regione Lombardia. “Mesi fa, rispetto alle mie perplessità nel veder traslare servizi da un centro all’altro – ricorda il sindaco Negri in una nota stampa – avevo ricevuto una smentita a mezzo stampa da parte di Ats, che diceva che in quel preciso momento non c’erano ‘condizioni adeguate per la riorganizzazione e conseguente riallocazione dei servizi’”

La “soffiata”

Invece, la “soffiata” sarebbe arrivata dal sindaco di Buccinasco, Rino Pruiti, secondo cui sarebbe nelle intenzioni di Ats addirittura chiudere centro di via Marzabotto per concentrare tutte le attività in via dei Lavoratori. Se fosse vero, il distretto di cui fa parte anche Cesano Boscone vedrebbe ridursi i presidi socio-sanitari da due a uno.

Non solo Corsico

“La collocazione di un presidio di un ATS per un territorio così grande – prosegue Simone Negri nella stessa nota – non può prescindere dalla valutazione di una serie di considerazioni generali, urbanistiche, infrastrutturali e sociali. E questo prima di prendere decisioni che devono necessariamente essere condivise con i sindaci del territorio. È del tutto evidente che l’ubicazione dei servizi non interessi semplicemente il Comune che mette a disposizione gli immobili, ma riguardi tutti i Comuni dell’ambito. Il Piano di zona è uno degli attori di questo contesto”.

La nuova location

Le perplessità riguardano anche la eventuale nuova location. “Come  è possibile – ci si chiede – che tutti gli uffici vengano trasferiti in via dei Lavoratori, in un edificio meno capiente di quello del quartiere Lavagna, senza che questo comporti una diminuzione dei servizi offerti, sia su una collocazione che lascia a desiderare in termini di parcheggi e che non è non adeguatamente servita dal trasporto pubblico?”

Servizio strategico

La questione riguarda soprattutto il tessuto sociale del territorio. La presenza dell’ex ASL in via Marzabotto garantiva un servizio strategico oltre al quartiere Lavagna, anche ai quartieri Giardino e Tessera di Cesano, dove si concentrano gran parte delle fragilità della zona. In un quartiere sempre più anziano quale è il Lavagna, si continuano a togliere  strutture scolastiche, asili, centri di aggregazione in un continuo scadimento del contesto ambientale.

Corsichesi o cesanesi?

Non solo. “Dal momento che il quartiere viene percepito sempre più lontano da Corsico (in mezzo ci sono due Vigevanesi, la ferrovia, il Naviglio e i due ponti) – conclude  il sindaco – molti lavagnesi usufruiscono dei nostri servizi e di fatto vivono Cesano molto più del loro paese.   Anche per questi motivi bisogna ragionare a livello di zona  perché in ballo ci sono scelte delicate che rischiano di mutare fragili equilibri e depauperare ulteriormente zone già depresse”.

Seguici sulla nostra pagina Facebook

sponsorizzato da:

 

 

Nessun commento

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Exit mobile version