Rozzano ricorda Arnaldo Pomodoro, genio della scultura contemporanea e cittadino onorario della città
Scomparso a 99 anni, aveva vun legame profondo con il territorio. Tra il 1999 e il 2004, Rozzano ospitò la sede espositiva della sua Fondazione, in via Adda 15.
Nella foto, Arnaldo Pomodore posa davanti a una sua scultura
Rozzano si unisce al cordoglio del mondo della cultura per la scomparsa di Arnaldo Pomodoro, uno dei più grandi maestri della scultura del Novecento e del nostro tempo. L’artista si è spento a Milano ieri, domenica 22 giugno, alla vigilia del suo 99° compleanno, lasciando un vuoto incolmabile nella scena artistica internazionale. Universalmente riconosciuto per le sue “sfere”, divenute delle vere e proprie icone, e per la capacità unica di unire scultura, architettura e memoria, Pomodoro ha saputo trasformare il bronzo in pensiero, scavando nella materia come nelle pieghe del tempo. Le sue opere monumentali, presenti nelle più importanti città del mondo – da Milano a New York, da Parigi a Los Angeles – sono oggi simboli di un linguaggio artistico senza confini.
Ma la sua arte ha avuto anche radici profonde a Rozzano. Il legame con la città fu suggellato ufficialmente nel 1997, quando l’allora amministrazione comunale gli conferì la cittadinanza onoraria, riconoscendo non solo il valore assoluto della sua opera, ma anche l’importanza della sua presenza sul territorio. Tra il 1999 e il 2004, Rozzano ebbe l’onore di ospitare la sede espositiva della Fondazione Arnaldo Pomodoro, in via Adda 15, nel cuore di Quinto Stampi. Una ex fabbrica trasformata in uno spazio d’arte, dove per anni i cittadini e gli appassionati hanno potuto ammirare stabilmente circa cinquanta delle sue opere più significative, in un dialogo continuo con l’ambiente industriale riconvertito alla bellezza.
Non solo esposizioni: molte delle celebri sculture di Pomodoro sono nate proprio a Rozzano, nella Fonderia d’Arte De Andreis di via Volturno, laboratorio artigianale dove la visione dell’artista ha preso forma concreta, pezzo dopo pezzo. «Con Arnaldo Pomodoro ci lascia un artista straordinario – dichiara l’amministrazione comunale – che ha saputo modellare il bronzo come il pensiero. La sua arte resterà viva, capace di emozionare e ispirare per sempre le generazioni future». Rozzano saluta così un un protagonista assoluto della cultura contemporanea, consapevole di aver avuto, nella sua storia recente, un frammento del genio di uno dei più grandi scultori di tutti i tempi.
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