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Rozzano, 75enne arrestato dai carabinieri: forniva la logistica a una banda di rapinatori albanesi

Sono finiti sotto inchiesta altri 10 malviventi accusati di furti in abitazione e di autovetture, riciclaggio e ricettazione di macchine e targhe, ricettazione e detenzione illegale di armi da fuoco

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Nell'immagine, le armi sequestrare dai carabinieri alla banda di albanesi arrestata ieri
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Nell’immagine, le armi sequestrare dai carabinieri alla banda di albanesi arrestata ieri

Un uomo di 75anni, residente a Rozzano, è stato arrestato dai carabinieri di Brescia con l’accusa di essere l’uomo della logistica di una banda di albanesi dedita ai furti d’auto e alle rapine in villa, che ha compiuto almeno 16 colpi nelle province di Brescia, Bergamo, Milano, Monza e Brianza, Pavia, Piacenza e Reggio Emilia e almeno 4 furti d’auto.

Furti in abitazione e di autovetture

Nella foto, un’auto rubata ritrovata in un box di Rozzano

Insieme al 75enne sono finiti sotto inchiesta altri 10 malviventi, tutti di nazionalità albanese. Sei sono stati arrestati, mentre 4 risultano al momento irreperibili. Sono accusati, a vario titolo e in concorso, di furti in abitazione e di autovetture, autoriciclaggio, riciclaggio e ricettazione di macchine e targhe, ricettazione e detenzione illegale di armi da fuoco con relativo munizionamento. Attualmente il 75enne, D.F.,si trova agli arresti domiciliari, data anche l’età. Non è stato accusato di aver partecipato ai furti e alle rapine ma di essersi occupato di trovare i garage in cui nascondere le automobili rubate usate poi per recarsi e scappare durante i furti.

Rapina violenta

I componenti della banda sono stati individuati dopo la violenta rapina commessa a Iseo, ai danni dell’imprenditore bresciano Roberto Botti, 59 anni. L’11 gennaio 2023, 3 persone con il volto coperto lo avevano atteso alla porta di casa e, minacciandolo con una pistola, lo avevano fatto scendere dall’auto. Lo avevano colpito alla testa con il calcio della pistola e avevano picchiato la moglie, per obbligarlo ad aprire prima la porta e dopo la cassaforte per prendere soldi e gioielli che conteneva. Poi erano fuggiti a bordo di due automobili rubate.

Le indagini

I primi accertamenti dei carabinieri avevano permesso di localizzare una delle auto usate per la fuga, una Bmw serie 3 dotata di gps. Si trovava in un garage di Rozzano nella disponibilità del 75enne. Da quel momento, con intercettazioni ambientali, telefoniche e con l’analisi di numerose telecamere, i carabineri sono riusciti ad attribuire alla banda altri 16 colpi avvenuti fra il settembre 2022 e l’aprile 2023. Le perquisizioni di garage e locali nella disponibilità dei componenti della banda hanno consentito di recuperare piedi di porco, martelli, mazzette da muratore e flessibili usati durante i furti, 4 auto di grossa cilindrata e 4 pistole rubate oltre a parte della refurtiva.

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