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Rivoluzione al Pronto soccorso degli ospedali: addio ai codici colori, arrivano i numeri

Si passa da 4 a 5 codici. La Moratti promette: “immediata presa in carico dei pazienti più gravi”

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Nella foto, il Pronto soccorso del San Paolo di Milano. Nel nuovo modello, l'organizzazione del Pronto soccorso stata ridisegnata a partire dalla funzione di triage
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Nella foto, il Pronto soccorso del San Paolo di Milano. Nel nuovo modello, l’organizzazione del Pronto soccorso stata ridisegnata a partire dalla funzione di triage

Cambiano tempi e modalità di accesso nei pronto soccorso degli ospedali della Lombardia. Dal prossimo primo gennaio 2023, addio ai codici colore, utilizzati finora per il triage: dal bianco della non urgenza al rosso dell’emergenza. Saranno 5 i codici numerici per l’accesso in Pronto Soccorso.

In ordine, saranno: codice 1 = emergenza (ingresso immediato); codice 2 = urgenza indifferibile (tempo massimo di attesa 15 minuti); codice 3 = urgenza differibile (tempo massimo di attesa 1 h); codice 4 = urgenza minore (tempo massimo di attesa 2 h); codice 5 = non urgenza (tempo massimo di attesa 4 h). Una rivoluzione, questa, che fa parte della riorganizzazione del Pronto soccorso varata dalla giunta regionale.

Priorità ai casi più gravi e riduzione dei tempi di attesa. Questo nuovo modello di triage (selezione dei pazienti) è stato promosso dalla vicepresidente Letizia Moratti. Lo scopo è quello di ridurre i tempi di attesa e di dare priorità massima ai casi più gravi, ma non solo. Moratti afferma che “Regione Lombardia promuoverà anche una soluzione che permetterà di ridurre il sovraffollamento dei Pronto Soccorso, indirizzando il cittadino direttamente a percorsi mono-specialistici per codici non urgenti, gestiti completamente in aree dedicate”. Le trasformazioni coinvolgono quindi tutto il percorso.

Nel nuovo modello l’organizzazione del Pronto soccorso stata ridisegnata a partire dalla funzione di triage che non si limiterà a “mettere in fila” i pazienti per essere visitati dal medico dando priorità alle situazioni a maggiore gravità , ma li orienterà da subito verso i percorsi di cura interni allo stesso Pronto soccorso. Nel nuovo modello il paziente viene accolto in base al suo bisogno clinico grazie alla individuazione, a partire dal triage, del percorso più appropriato in base alle caratteristiche clinico-assistenziali del paziente.

Cambia quindi anche la struttura interna dei Pronto Soccorso, con la creazione di aree assistenziali differenti (divise in bassa, media e alta urgenza) con l’obiettivo di velocizzare i tempi e migliorare la gestione del personale. Inoltre, in questo modo, per la prima volta viene standardizzato il processo di triage in tutta la regione: ad esempio, un paziente con un dolore toracico verrà valutato e codificato allo stesso modo in tutti i Pronto Soccorso della Lombardia.

A questo scopo, la Regione – in collaborazione con Areu – sta promuovendo un percorso di formazione di 3 mesi che raggiungere capillarmente tutti i Pronto Soccorso. In contemporanea verranno aggiornate e adattate al nuovo sistema i software gestionali del Pronto Soccorso e la piattaforma regionale Emergenza Urgenza.

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