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Quatargate, le tracce della commercialista di Panzeri portano a Buccinasco, Rozzano, Trezzano e…

La professionista finita agli arresti domiciliari ha ricoperto numerosi incarichi in molti comuni del Sud ovest milanese guidate da giunte del centrosinistra

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Nella foto, la commercialista Monica Rossana Bellini , 55 anni, consulente della famiglia Panzeri
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Nella foto, la commercialista Monica Rossana Bellini, 55 anni, consulente della famiglia Panzeri

Altro che donna del mistero. Monica Rossana Bellini, la commercialista della famiglia di Antonio Panzeri, arrestata dalla Guardia di Finanza su ordine della magistratura di Bruxelles con l’accusa di associazione per delinquere, corruzione e riciclaggio è conosciutissima. Da chi? Da tutti i politici e le giunte comunali che negli ultimi anni hanno amministrato i comuni del Sud sud ovest di Milano: Buccinasco, Trezzano sul Naviglio, Rozzano e via via discorrendo.

Incarichi a gogo

Era infatti la commercialista di fiducia del Pd che la nominava nelle municipalizzate, farmacie, società partecipate, enti associati. Gli incarichi, di prestigio e ben renumerati: revisore unico dell’azienda speciale di Buccinasco (Farmacie); componente del collegio dei revisori a Rozzano; revisore unico della municipalizzata di Trezzano, componente del collegio sindacale dell’azienda Multiservizi sempre di Trezzano; componente del collegio dei revisori del comune di Opera, componente del collegio sindacale del Gruppo Cap, l’azienda che gestisce le risorse idriche di Città metropolitana; componente del collegio sindacale della Fondazione Pontirolo, la Rsa che sorge ad Assago.

 Il terreno di coltura

Un curriculum di tutto rispetto, il suo, depositato negli archivi di Città metropolitana, targato Pd. Dal 1994 al 2012 è stata assessore al comune di Pieve Emanuele, giunta Argeri e dintorni. Non è chiaro quando sia entrata nell’orbita di Panzeri, ma il terreno di coltura era lo stesso. Un percorso che ha portato entrambi all’arresto nell’ambito dell’indagine sulle mazzette arrivate dal Qatar per ripulire l’immagine del paese arabo in vista dei recenti mondiali di calcio. La commercialista con studio a Opera e Milano, secondo gli investigatori, sarebbe stata a conoscenza e avrebbe partecipato al traffico di denaro illecito.

Il pentimento

Il suo arresto è stato un colpo di scena. Il suo nome era apparso nell’inchiesta europea sin dall’inizio delle indagini. I suoi uffici erano stati perquisiti dalla Fiamme Gialle. Le manette sono scattate subito dopo il pentimento di Panzeri che ha deciso di collaborare con i giudici di Bruxelles, patteggiando un anno di reclusione. Così in profilo di Rossana Bellini si è trasformato: da anonima professionista di provincia, si è ritrovata al centro del più grande scandalo di corruzione europeo.

In Quatar con Panzeri

Nel mandato d’arresto eseguito a carico della Bellini si legge che, la commercialista della famiglia Panzeri, “andò in Qatar con l’ex eurodeputato durante i Mondiali di calcio”, come ha messo a verbale davanti ai magistrati belgi l’ex collaboratore di Panzeri, Francesco Giorgi. Le contestazioni, invece, sono relative a movimenti finanziari effettuati attraverso una serie di strutture societarie a lei riconducibili.

Le scatole cinesi

Tra queste società al centro di questo filone di indagine c’è soprattutto la Equality Consultancy srl fondata nel dicembre 2018 e che aveva come soci di maggioranza il padre e il fratello di Francesco Giorgi, ex collaboratore dell’ex eurodeputato Antonio Panzeri, anche lui arrestato dal giudice belga Michel Claise, mentre  Monica Rossana Bellini deteneva una quota di minoranza. La società era stata formalmente creata per “sviluppare rapporti tra ong, imprese e controparti nei Paesi terzi”.

Riciclaggio in Estonia

Basandosi sugli atti dell’indagine belga, nello stesso periodo sarebbe stata costituita un’altra società simile in Estonia sempre dalla Bellini insieme alla famiglia Giorgi. Per la magistratura di Bruxelles, come già emerso nel corso dell’indagine, Bellini si sarebbe occupata della “consulenza gestionale e finanziaria” di Panzeri e della moglie, mettendo in atto, sarebbe questo il sospetto agli atti, “operazioni di riciclaggio” attraverso alcune società.

La rete

Monica Rossana Bellini sarebbe– secondo l’ipotesi investigativa del giudice istruttore di Bruxelles Michel Claise – l’‘ideatrice’ della rete di società su cui la famiglia Panzeri e l’ex assistente parlamentare Francesco Giorgi avrebbero fatto transitare le somme provento della corruzione del Paese del Golfo e del Marocco.

Il punto sull’inchiesta

La prossima settimana è previsto un incontro a Milano tra gli investigatori di Bruxelles con i colleghi italiani per fare un punto sull’inchiesta che sta scuotendo l’Europarlamento e anche per effettuare le copie forensi dei dispositivi informatici sequestrati agli indagati italiani lo scorso dicembre nell’ambito dell’ordine di investigazione europeo. Nel frattempo, dalle amministrazioni locali che per anni si sono servite dei suoi servigi, tutto tace.

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