Home News Cesano “PerdutaMente” ovvero il commovente viaggio di Paolo Ruffini tra amore e Alzheimer

“PerdutaMente” ovvero il commovente viaggio di Paolo Ruffini tra amore e Alzheimer

Il film sarà proiettato, alla presenza del regista, durante una giornata speciale, martedì 12 aprile, al Cinema Teatro Cristallo di Cesano Boscone, alle 16 e alle 21,15

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“PerdutaMente” è un bellissimo documentario firmato da Paolo Ruffini (nella foto) e da Ivana Di Biase, che sarà proiettato durante una giornata speciale, martedì 12 aprile, al Cinema Teatro Cristallo di Cesano Boscone
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“PerdutaMente” è un bellissimo documentario firmato da Paolo Ruffini (nella foto) e da Ivana Di Biase, che sarà proiettato durante una giornata speciale, martedì 12 aprile, al Cinema Teatro Cristallo di Cesano Boscone

Che cosa è la memoria? Cosa sono i ricordi? Sono pezzetti di un puzzle che raccontano la storia e l’identità delle persone. “PerdutaMente” è un bellissimo documentario firmato da Paolo Ruffini e da Ivana Di Biase, che sarà proiettato durante una giornata speciale, martedì 12 aprile, al Cinema Teatro Cristallo di Cesano Boscone, alle 16 e alle 21,15.

Si tratta di un lungometraggio che indaga la realtà di un fenomeno dilagante, che coinvolge direttamente e indirettamente, milioni di persone: il morbo di Alzheimer. Il filo rosso della narrazione affronta il tema della cura e della guarigione: per l’Alzheimer non c’è guarigione, però c’è una cura, quella dell’amore.

L’attore e regista sarà presente alla proiezione delle 21,15, assieme a Ivana Di Biase, una parte del cast, lo staff dell’agenzia Vera (la casa di produzione che ha finanziato il progetto); Fiorella Rossi, Presidente dell’Associazione Internazionale Chiari e… -APS, e Giulia Mauro, portavoce e organizzatrice di eventi. La serata che ha il patrocinio del Comune di Cesano Boscone sarà presentata da Al Sonora. Numerosi sono gli sponsor per questa speciale occasione di conoscenza e sensibilizzazione.

Sono tre gli elementi, attorno a cui ruota il film: le parole, il tempo, l’amore. E poi c’è la memoria. Quella schiacciata da una sindrome terribile, che con il tempo finisce per sbiadire. Si chiama morbo di Alzheimer, nome attribuitole nel 1901, quando Alois Alzheimer, medico tedesco documentò il primo caso di malattia, riscontrata nella signora Auguste Deter.

L’opera di Paolo Ruffini e Ivana Di Biase racconta le storie di pazienti affetti da Alzheimer e dei loro cari. Storie che fanno battere forte il cuore, storie che bagnano gli occhi anche se gli autori non inseguono la commozione facile, non vogliono trasmettere pietà, né compatimento. Nel dramma, in tutti i drammi raccontati, provocati da una malattia tutt’oggi incurabile, emergono momenti di vita che coinvolgono tutta la famiglia.

Figli, nipoti, mogli, mariti. Perché quando Alzheimer colpisce, colpisce l’intera famiglia. E Ruffini spiega com’è affrontare una malattia tanto drammatica. Come? Con l’affetto, unica terapia possibile. Perché se anche è vero che i malati hanno perso i ricordi, non hanno perso l’amore.

Sono aperte le prevendite, sul sito www.cristallo.net, sulla app del Cinema Teatro Cristallo e in biglietteria in via Pogliani: ingresso 10 euro

 

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