“Mi deve dare patente e libretto – le dice la vigilessa – perché devo farle una contravvenzione. Il suo pass è scaduto e glielo devo anche ritirare”. Risultato: 97 euro di multa. A nulla sono valse le spiegazioni dell’automobilista. Si tratta solo di una dimenticanza. Nulla. Si è ritrovata di fronte a un muro di gomma.
“Non mi ero accorta che fosse scaduto – dice la vittima – perché l’ho sempre sul cruscotto. Tra l’altro sono stata molto attenta a impostare il disco orario, perché so che la fermata è possibile per un tempo limitato. Mi ha sorpreso la decisione della vigilessa, alla quale ho chiesto un po’ di umanità e comprensione. Capisco che la legge debba essere rispettata. Però credo che non avrebbe commesso alcun illecito se mi avesse ritirato il pass e invitato a rinnovarlo”.
Non avevo parcheggiato – conclude – in una zona pericolosa per la circolazione o tale da intralciare il traffico. Ed è un mio diritto avere il pass, in quanto ho una proprietà nel centro storico cittadino”.
L’automobilista si è poi recata al comando di via Turati dove ha pagato la pesante sanzione. E ora per rifare il pass dovrà seguire una lunga trafila. Può scaricare il modulo di richiesta dal sito del Comune, anche se è impossibile trovarlo agevolmente con il motore di ricerca.
Oppure prendere appuntamento all’ufficio protocollo, ritirare il modulo, compilarlo, protocollarlo e aspettare che il comando della polizia locale la chiami per ritirare il pass del quale ha diritto. Dovrà anche pagarlo 10 euro. Infatti a Cesano Boscone, a differenza delle vicine Milano e Corsico, il pass si paga.
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