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Minacciò di gettare figli nel vuoto: confermata in Appello la condanna per l’ex postino di Rozzano

Secondo il perito del tribunale di Milano, Alessandro A. era capace di intendere e di volere al momento del fatto

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corte-di-appello-di-mianoTutto confermato. La terza sezione della Corte d’Appello di Milano, presieduta da Francesca Marcelli, ha ribadito la condanna a 6 anni di carcere comminata nel rito abbreviato per Alessandro A., l’ex postino 44enne processato per avere minacciato di gettare nel vuoto i suoi tre figli, di 5, 6 e 8 anni, un episodio accaduto nel giugno 2020 a Rozzano.

Un dramma che si stava consumando in un appartamento di via Stelle Alpine, al civico 17, nel quartiere Aler di Rozzano, all’interno del quale si era barricato l’allora 43enne. L’uomo era stato convinto dal sindaco Gianni Ferretti a desistere dai suoi propositi.

L’ex postino, come detto, era stato condannato a 6 anni di carcere nel processo con rito abbreviato. Lo aveva deciso il gup di Milano Anna Magelli, che aveva aumentato la pena a 4 anni di reclusione chiesta dal pm Ilaria Perinu.

La scorsa udienza in Appello, la Corte aveva riaperto l’istruttoria dibattimentale e disposto la perizia psichiatrica per valutare la capacità di intendere e di volere dell’imputato. Stamane il perito nominato dal Tribunale ha testimoniato ribadendo quanto affermato nella sua relazione, ovvero che l’uomo era in grado di intendere e di volere al momento del fatto.

Il difensore dell’imputato, l’avvocata Alessandra Silvestri, ha annunciato ricorso in Cassazione dopo lettura delle motivazioni che saranno depositate entro 90 giorni. L’ex postino, intanto, è imputato in un altro filone (che era stato stralciato) per avere somministrato psicofarmaci e droga ai figli. Per lui l’udienza preliminare, davanti al gup Domenico Santoro, è stata aggiornata al prossimo 8 febbraio.

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