sabato - 20 Aprile 2024
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Martina Villa, il volto pulito della politica

Da sempre impegnata nell’associazionismo e nello sport a Buccinasco è pronta a difenderne la funzione sociale, contro tutto e tutti

 Vive “da sempre” a Buccinasco dove è cresciuta con sua nonna. A otto anni ha scoperto il Taekwon-do e non lo ha più abbandonato, diventando una delle atlete di punta di questa disciplina sportiva. Studia lingue e sta per laurearsi. Martina Villa, 25 anni, è il volto pulito della politica a Buccinasco. Ha motivazioni e forza di volontà, che ha assimilato nella sua lunga pratica sportiva, e tanto, ma tanto entusiasmo. Un entusiasmo contagioso. Da una decina d’anni ha scoperto la sua vocazione educativa e la mette in pratica insegnando arti marziali ai ragazzi. Pur essendo la sua una specialità in cui si usano solo braccia e piedi, non c’è dubbio che si lasci guidare dalla testa, dalla sua. Almeno questa è l’impressione che si ricava parlandole. Da sempre impegnata nell’associazionismo e nello sport è pronta a difenderne la funzione sociale, contro tutto e tutti. Sarebbe davvero un peccato se la politica nella quale si è buttata anima e corpo la deludesse. Lei è sicura che non accadrà. Ed è quello che pocketnews.it, le augura.

 In un periodo in cui i giovani la rifuggono, cosa spinge una giovane come lei ad avvicinarsi alla politica?

“Il mio è ancora un percorso acerbo, ma la decisione di avviarlo è stata tempestiva. Da sempre mi sono interessata alla politica locale perché ogni società sportiva deve interloquire con chi amministra. Il mio, però, sinora era un ruolo da spettatrice. Quando ho deciso di impegnarmi in prima persona ho scelto la lista civica perché ritengo sia quella che più di altre esprime le mie idee, la mia identità di cittadina attiva sul territorio. Le mie aspettative però erano vicine allo zero. Invece è andata bene e sono convinta che la gente mi abbia votato perché conosceva quel che posso dare e non perché sia una donna o sia molto giovane”.

Vista l’ età e la mancanza di esperienza non corre il rischio di diventare uno strumento, il testimonial di un prodotto, invece avariato?

“Mi rendo conto che l’immaginario collettivo vede la politica come un’attività ambigua. Io, sia nella nostra lista, sia nei candidati del Pd, non ho riscontrato questo atteggiamento. Ho trovato invece gente che spende il proprio tempo per migliorare il territorio su cui vive in modo disinteressato. Eppure la politica locale non è renumerativa come quella nazionale”.

 Come presidente del Consiglio è stata subito accusata di non esser super partes. È un’accusa che l’ha ferita?

“No, ferita no! Mi aspettavo delle critiche che purtroppo vengono veicolate e amplificate da Internet. Io, invece, voglio mantenere con l’opposizione un rapporto vero, non virtuale. Ho invitato nel mio ufficio chi aveva osservazioni da fare sul mio operato e gli ho spiegato i motivi del mio comportamento”.

 Il suo operato dovrebbe essere dettato dal regolamento, o no?

“Appunto, io sono il garante del regolamento e se l’opposizione ritiene che non sia  funzionale allo svolgimento del suo ruolo ha diverse opportunità per cambiarlo. Io non voglio un Consiglio in cui regni l’anarchia, deve essere uno strumento per agire, per adottare provvedimenti, e non per scatenare risse”.

 Perché il confronto politico è così aspro, in particolar modo a Buccinasco?

“È  vero, il confronto è spesso acceso. Io, personalmente anche durante la campagna elettorale sono stata il più possibile rispettosa, ma comprendo che la passione, il desiderio di far valere le proprie ragioni, le proprie idee, a volte inasprisce i toni. Adesso, però, è giunto il tempo di mettere da parte le rivalità e lavorare”.

Quali sono secondo lei le emergenze di cui il Consiglio comunale che presiede si dovrebbe occupare?

“Le priorità sono le stesse che aveva l’amministrazione precedente, con la quale c’è continuità…

Ma l’amministrazione Maiorano era accusata di immobilismo…

“Probabilmente quell’accusa era dovuta al momento storico che Buccinasco viveva. Sicuramente c’è continuità di idee, ma oggi i presupposti sono diversi. Le priorità sono espresse dai cittadini. Una delle più sentite è stata quella dei lavori di ristrutturazione delle scuole e della sicurezza all’interno degli stessi istituti.”

Anche gli abitanti di Buccinasco Più aspettano delle risposte…

“Il tema è sicuramente prioritario. Noi lo abbiamo affrontato anche durante la campagna elettorale organizzando banchetti dove ascoltare i bisogni del quartiere, raccogliere le loro proposte. È stato il primo passo per avviare a soluzione il problema. Al momento bisogna aspettare che Regione e Stato decidano se la bonifica avverrà con il loro intervento, se non dovesse accadere si studieranno altre soluzioni”.

Come campionessa di Taekwon-do ha avuto l’opportunità di confrontarsi con atleti di altre nazioni. Oltre che sul piano sportivo, si è confrontata con loro sul piano della vita quotidiana?

“Sono entrata in nazionale che avevo quindici anni e ci sono rimasta sino al 2014. Ho disputato anche un Mondiale. Ho contatti con atleti di ogni parte del mondo. Da noi si vive di solo calcio, in altre realtà, anche gli sport cosiddetti minori hanno una loro dimensione, a volte anche molto diffusa”.

 La situazione di Buccinasco?

“Il nostro territorio è ricco di eccellenze sportive e le amministrazioni locali hanno fatto di tutto per aiutarle a crescere dando loro pari opportunità. L’eccellenza crea visibilità e la visibilità consente di soddisfare la richiesta di partecipazione di fasce sempre più ampie di popolazione. Qui, i bisogni si reinventano in continuazione e le associazioni sono brave a intercettarli”.

Un esempio?

“In Italia, in generale, a Buccinasco in particolare, il Taekewon-do ha fatto passi da gigante, tanto da diventare un’eccellenza in ambito agonistico. Questo ci ha permesso di affrontare le competizioni internazionali senza alcun timore reverenziale nei confronti di nazioni più evolute in questa disciplina”

A sentirla, sembra viva un’esperienza politica perfetta, senza nubi e nemmeno ombre. Crede che un giorno si chiederà: “chi me l’ha fatto fare?”

“Non credo. Ho trascorso tutta la mia vita in ambito sportivo. Con la campagna elettorale e la mia elezione ho scoperto una realtà che voglio approfondire. Buccinasco ha una varietà di proposte culturali, sportive, associazionistiche da scoprire. Ho cominciato un percorso che non credo, alla sua conclusione, mi deluderà”.

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1 commento

  1. Cara Martina, scusami, ma non posso esimermi dal commentare visto il riferimento diretto a me, che sono venuto nel tuo ufficio a chiedere spiegazioni sull’ultimo consiglio comunale del 25.07 quando hai tolto la parola al consigliere Caterina Romanello che voleva replicare alle 3 dichiarazioni d’apertura del sindaco non previste nell’OdG, giustificando la cosa come non prevista nel regolamento.

    Io, sui social, commentai la cosa come un comportamento palesemente antidemocratico, non degno della carica che ricopri.

    Estraggo un paragrafo della tua intervista:
    “Il suo operato dovrebbe essere dettato dal regolamento, o no?
    “Appunto, io sono il garante del regolamento e se l’opposizione ritiene che non sia  funzionale allo svolgimento del suo ruolo ha diverse opportunità per cambiarlo. Io non voglio un Consiglio in cui regni l’anarchia, deve essere uno strumento per agire, per adottare provvedimenti, e non per scatenare risse”.

    Bene Martina ti avevo promesso che mi sarei documentato ed eccoci qua: ti copio/incollo i 2 articoli del regolamento che ti smentiscono.

    Art. 31 – COMPORTAMENTO DEI CONSIGLIERI IN AULA
1. Nella discussione degli argomenti i Consiglieri comunali hanno il più ampio diritto di esprimere
    valutazioni critiche, rilievi e censure su argomenti relativi all’attività politico-amministrativa.

    Art. 21 – PROGRAMMAZIONE DEI LAVORI DEL CONSIGLIO COMUNALE 1. Dopo l’apertura della seduta gli argomenti saranno di norma trattati nel seguente ordine:

    * appello; 
* approvazione dei verbali della seduta precedente; 
* eventuali comunicazioni del Presidente, del Sindaco, degli Assessori e dei consiglieri; 
* proposte di deliberazione; 
* interrogazioni e interpellanze; 
* proposte di mozione e di ordini del giorno.

    Assicurare il dibattito democratico in aula, incluse le risposte a delle comunicazioni a sorpresa del sindaco non previste nell’OdG, è uno dei compiti più importanti del presidente del consiglio e non un modo per evitare le risse come tu le definisci.

    Ti sembra che un sindaco possa fare 3 comunicazioni inerenti l’attività politico-amministrativa del comune senza aspettarsi che nessuno possa replicare? Quindi può dire qualunque castroneria e gli altri debbono stare zitti?

    Io questa non la chiamo democrazia, trova tu il termine più adatto….

    Inoltre ho seguito il tuo consiglio ed ho studiato il vecchio ed il nuovo regolamento che sul dibattito in aula non è cambiato di una virgola: la variazione ha riguardato solo la modalità di gestione delle commissioni.

    Aggiungi che ho visto gli streaming dei consigli della precedente amministrazione ed ho verificato che anche in quei consigli le comunicazioni a sorpresa del sindaco non previste nell’OdG venivano regolarmente commentate dai consiglieri senza nessuna censura dell’allora presidente Rosa Palone.

    Quindi delle due l’una:
    – ho hai commesso un deliberato atto di censura non previsto dal regolamento che ti invito a non ripetere più;
    – o sei stata indotta in buona fede, da altri, a questa censura e quindi mal consigliata e anche in questo caso ti invito ad essere rispettosa del ruolo che ricopri, quindi a garantire il libero dibattito.

    Ho apprezzato la tua apertura al dialogo con un cittadino qualunque come me (fatto molto positivo e nuovo nel ns comune) e voglio ancora credere che tu sia stata in buona fede, cioè che sia stato un inciampo dovuto al tuo entusiasmo ed alla tua giovane età, ma spero proprio che da ora in poi questi atteggiamenti di censura non accadano più nei ns consigli comunali.

    Con rinnovata stima e fiducia
    Max Khemara
    Cittadino di Buccinasco

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