Rimane un mistero senza soluzione, il caso della Legionella che ha infettato 30 persone residenti tra Corsico e Buccinasco, una delle quali è deceduta. La notizia è stata rilanciata questa mattina dalle agenzie di stampa mentre continuano le indagini dell’Ats Metropolitana di Milano per individuare una possibile fonte comune dei contagi. Gli ultimi in ordine di tempo sono un uomo di 51 anni e una donna di 78 residenti a Corsico, ricoverati oggi al San Paolo del capoluogo. La diagnosi è: polmonite da legionella. Le loro condizioni non sono preoccupanti..
L’allarme
Trenta casi in due mesi e mezzo, si diceva. L’allarme era scattato tra le autorità sanitarie in maggio poi era esploso sui media in giugno. All’inizio erano una decina le persone contagiate. Tutte residenti tra Corsico e Buccinasco. Poi i casi sono aumentati sino a raggiungere quota 30, con un morto. Il decesso è avvenuto il 20 giugno. Si tratta di una 71enne già affetta da altre patologie le cui difese immunitarie sono state ridotte al minimo dal batterio della Legionella.
La polmonite
Tutti i contagiati abitavano e abitano ancora in quartieri diversi dei due comuni del Sud ovest milanese. Sono tutti più o meno anziani, tutti ricoverati con polmonite dalla legionella, tre in terapia intensiva. La conta non si era conclusa perché in maggio, altre due abitanti della stessa zona furono ricoverate al San Paolo; in giugno ancora tre casi avevano portato la contabilità a 15. Ieri, 8 luglio, il totale ha raggiunto quota 30, con tre ricoveri nel reparto di malattie infettive del San Paolo. Non corrono pericolo di vita.
Le indagini
Il batterio della Legionella prospera nell’acqua quando raggiunge una temperatura compresa tra i 25 e i 45 gradi e si diffonde per aerosol. I tecnici dell’Ats Metropolitana stanno conducendo indagini dalla fine di aprile per individuare una possibile fonte comune dei contagi. Sin ora senza alcun risultato. Sono state esaminate le condutture di alcune fontanbe di Buccinasco e Corsico senza esito. Lo stesso risultato è stato ottenuto per l’acqua dei laghetti della zona. Un’unica traccia della presenza del batterio è stata trovata in due torri di raffreddamento di due impianti di climatizzazione. La questione è che uno non era ancora in funzione, l’altro è stato bonificato ma i contagi sono proseguiti.
Le precauzioni
Tra i tecnici si sta facendo strada l’ipotesi che la fonte, o le fonti, del contagio potrebbero verificarsi attraverso l’evaporazione dell’acqua stagnante delle pozzanghere provocate dalle piogge e dal caldo. L’Ats, ha comunque invitato gli abitanti di Corsico e Buccinasco e dei comuni limitrofi a prendere delle precauzioni. Diffondendosi per aerosol, è necessario fare scorrere l’acqua per almeno cinque minuti prima del bagno o della doccia; tenere puliti i soffioni della doccia e i rompigetto dei rubinetti (anche immergendoli nell’aceto per rimuovere le incrostazioni) e mantenere la temperatura della caldaia tra i 55 e60°C.