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La protesta di un quartiere contro Unareti: “Dal 2019 stiamo subendo disagi che non sono più tollerabili”

Sul banco degli imputati c’è il cantiere aperto da quasi due anni dalla società che gestisce la distribuzione di energia elettrica e gas, a Rozzano

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rozzano-lavori-rete-elettrica“Dal 2019 stiamo subendo disagi che non sono più tollerabili”. La denuncia arriva dai membri del comitato di quartiere Valleambrosia di Rozzano. Sul banco degli imputati c’è il cantiere aperto da Unareti, società che gestisce la distribuzione di energia elettrica e gas, in città. I lavori in via Isonzo, sul tratto di strada che da Assago conduce a Rozzano dovevano essere conclusi un anno fa ed invece continuano e non si sa quando termineranno.

Il risultato? I residenti continuano a denunciare interruzione delle forniture di energia elettrica, sbalzi di tensione che potrebbero danneggiare apparecchi e reti elettriche domestiche, ascensori bloccati che costringerebbero anziani e pensionati a rientrare nelle proprie abitazioni salendo le scale a piedi.

Non solo. Vanno segnalati anche disagi per gli automobilisti (nelle scorse settimane si è verificato un incidente che per poco non costava la vita a un pensionato) ai residenti che devono studiare dei veri e propri percorsi d guerra per spostarsi dalle loro abitazioni, per andare a lavorare o in centrocittà) per i ragazzi che frequentano la scuola che si affaccia sul parco: a una decina di metri dal cancello c’è un buco scavato agli operai nelle scorse settimane, che non è stato ancora rinchiuso).

Il cantiere era stato aperto per ammodernare la rete elettrica di bassa e media tensione che non sarebbe più dimensionata per lo sviluppo commerciale e residenziale che il quartiere ha subito durante gli ultimi anni. I disagi erano stati segnalati a più riprese all’amministrazione comunale. L’ultima, lo scorso luglio. Ma – dicono al comitato Valleambrosia – da allora non è cambiato alcunché.

Nella lettera inviata in comune i membri del comitato Vallembrosia avevano esortato l’amministrazione locale “a fare reclamo presso il gestore elettrico, mettendolo a conoscenza dei disservizi di Unareti e capire le procedure da adottare per eventuali risarcimenti”. Oltre al danno, è arrivata la beffa: chiunque abbia provato a fare reclamo sul sito dell’azienda elettrica non ci è riuscito perché la sezione non è attiva.

Alle proteste dei residenti, aveva risposto l’assessore Ermanno Valli. “In merito ai disservizi da voi segnalati – aveva sottolineato come – la gestione della rete di energia elettrica non è a carico del comune ma della società Unireti che la distribuisce”. Aveva poi confermato che “le interruzioni che stanno caratterizzando questa stagione, come riferitoci dalla Società, sono provocati principalmente dal sovraccarico delle linee e non sono prevedibili da parte del Comune che può solo successivamente al ripristino verificare se necessario riarmare i contatori della pubblica illuminazione”.

La questione è che oltre ai danni per eventuali guasti alle utenze domestiche, prendono sempre più corpo i disagi “fisici” provocati dal cantiere. Ed è frustrate non sapere quando sarà chiuso. “Addebitare i ritardi alla pandemia, così come è stato fatto sin ora, non è più credibile” dice Marco Del Gaizo del comitato Valleambrosia. Che continua: “D’accordo, i lavori che stanno eseguendo da quasi due anni sono necessari al potenziamento delle linee di media e bassa tensione, ma a tutto c’è un limite. Qual è il limite posto a Unareti?”
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