Il risultato? Identico. Mentre a Trezzano, la minoranza aveva abbandonato l’aula, a Cesano i cinque consiglieri di opposizione non hanno hanno partecipato alla votazione. In entrambi i casi, la maggioranza si è votata da sola il documento che propone la costituzione della commissione intercomunale antimafia.
Adesso la situazione nei sette comuni del Sud ovest è la seguente: Corsico e Buccinasco (a guida Pd) hanno una commissione antimafia, così come Rozzano (a guida Centrodestra), tutti gli altri dovrebbero aderire alla commissione intercomunale, con Assago che da quest’orecchio proprio non ci sente.
La questione è che il documento approvato dal centrosinistra delinea una commissione prerogativa dei sindaci, mentre le opposizioni di Cesano e Trezzano hanno richiesto la presenza “di un membro individuato in ogni comune dalle opposizioni consiliari, in modo da coinvolgere tutte le forze politiche”.
“La lotta alla mafia – ha concluso Raimondo – non è una prerogativa della sinistra, ecco perché al momento del voto sul testo della convenzione abbiamo ritenuto di spegnere le videocamere e non partecipare alla votazione.
Da parte sua, il sindaco Simone Negri ha smentito la chiusura nei confronti della minoranza. “Se avessimo approvato gli emendamenti del centrodestra,- ha detto a pocketnews.it – questi sarebbero dovuti essere approvati anche dagli altri comuni. Si sarebbe innestato un circolo vizioso che avrebbe rimandato sine die la costituzione della commissione. Il loro mi pare più un atteggiamento ostruzionistico, che di effettiva collaborazione”.
“D’altronde – ha concluso il primo cittadino di Cesano – le minoranze sono minoranze e non possono imporre soluzioni non condivise dalla maggioranza. Abbiamo voluto mandare un segnale forte di presenza su questo fronte e nessuno ci impedirà tra un anno di fare un tagliando alla commissione e c’è piena disponibilità a ridiscuterne, dopo averla resa operativa, le sue funzioni”.
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