Home Attualità Inquinamento atmosferico: Trezzano diventa un laboratorio antismog

Inquinamento atmosferico: Trezzano diventa un laboratorio antismog

Monitoraggio dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale che installerà due postazioni per rilevare la qualità dell’aria in città

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laboratorio-mobile-arpaSi tratta di un progetto pilota per rilevare la qualità dell’aria che prevede una serie di step. Il primo è partito con il posizionamento di un primo laboratorio mobile di ARPA pall’interno del parcheggio di via Togliatti/Colombo. Nei prossimi giorni si completerà l’intervento con il secondo laboratorio che sorgerà nel parcheggio di via Metastasio. Le prime rivelazioni si concluderanno entro i primi di marzo e saranno ripetute nel mese di luglio.

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L’installazione dei laboratori Arpa sono legati a filo doppio con un’altra iniziativa. Nel mese di novembre l’Amministrazione comunale aveva affidato ad Ersaf la riqualificazione del tratto della Nuova Vigevanese che attraversa Trezzano con la piantumazione di una “mangia smog” sulle due fasce verdi che separano la carreggiata principale dai controviali. Erano state messe a dimora decine di piante di biancospino, berretto di prete, frangola, palla di neve, prognolo, sanguinello, spino cervo, viburno lantana, rosa canina.

I dati rilevati nei prossimi giorni saranno confrontati con quelli recuperati quando le piante saranno cresciute e saranno piene di foglie così da capire gli effettivi benefici dell’intera operazione Ersaf. “Il monitoraggio di ARPA – ha sottolineato il sindaco Fabio Bottero in una nota stampa– senza spese per l’Amministrazione comunale, permetterà di misurare la capacità di assorbimento degli inquinanti da parte delle piante presenti lungo i viali”.

“Saranno monitorati – ha continuato – i principali parametri della qualità dell’aria (PM10 e PM2,5) e del suolo: il nostro Comune si è sviluppato lungo l’asse della Vigevanese che come sappiamo è una delle vie di comunicazione più trafficate del territorio, con questo intervento innovativo cerchiamo di rendere più vivibile l’area sia dal punto di vista ambientale che dal punto di vista del decoro urbano”. Gli effetti però non saranno immediati.

“I dati delle prime rilevazioni – ha detto Cristina De Filippi, assessore alle Politiche ambientali – ci permetteranno di raccogliere dati da confrontare successivamente quando la nostra barriera vegetale sarà al massimo della sua stagione vegetativa: capiremo così i reali benefici ambientali per il nostro territorio”.

 

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