L’indagine sull’ex assessore Anselmo, che ha rassegnato le dimissioni dalla carica di responsabile dello Sport perché coinvolto in una indagine della magistratura milanese ha sconvolto la vita politica di Rozzano. Erano settimane che lungo i corridoi, in piazza, nei luoghi pubblici, si rincorrevano “rumors” sull’arrivo della Guardia di Finanza in Comune e in alcune abitazioni di assessori e loro parenti.
Per mettere fine a quelle voci, due giorni fa, lo stesso Anselmo ha annunciato di aver rassegnato le dimissioni perché indagato in una indagine di natura penale (Leggi qui) che riguarda vicende precedenti alla sua entrata nella giunta che governa Rozzano. La notizia come spesso accade in questi casi, ha provocato plauso per il gesto, critiche per i contorni in cui si è generata.
La mancanza di informazioni precise sui contenuti dell’indagine, su possibili altri personaggi coinvolti, sulla tempistica dei possibili reati commessi, ha però fatto scatenare una specie di caccia. C’è chi ipotizza di altri politici coinvolti, chi del coinvolgimento di familiari dello stesso Anselmo. Un vero e proprio gioco al massacro, un gioco al massacro che non risparmia alcuno.
Per fare un minimo di chiarezza, avantieri, il presidente della Commissione Antimafia, Vincenzo Lepori ha richiesto la convocazione urgente dell’organismo che presiede. “Prendo atto – ha scritto in un post – delle dimissioni dell’assessore Anselmo che giustamente ha deciso di fare un passo indietro con la certezza che la magistratura e gli organi competenti a questa indagine portino presto a una verità accertata, per questo ho richiesto la convocazione urgente di una Commissione antimafia”.
Richiesta respinta mediante una lettera sottoscritta dal segretario comunale che ha confermato quanto già noto all’interno del municipio. E cioè, l’indagine è coperta dal massimo segreto istruttorio e il sindaco “non ha informazioni da poter divulgare”. “In ogni caso – si conclude la missiva – è stata convocata per lunedì 7 Febbraio una Conferenza dei capigruppo che potrà, per quanto possibile, affrontare il tema”. Sarà quella la sede, nei limiti del segreto istruttorio, che fornirà qualche elemento di chiarezza in più? Lo sapremo martedì mattina.
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