Home Sport Il Buccinasco mette un’altra pietra sulla strada della salvezza

Il Buccinasco mette un’altra pietra sulla strada della salvezza

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Nella foto, una gara del Buccinasco sul campo Scirea

Vinto lo spareggio con l’Opera dopo una gara molto fisica tenuta, per fortuna, in pugno dall’arbitro che ha ammonito i giocatori più fallosi

È stato uno spareggio quello giocato ieri tra le mura amiche del campo Scirea, quello tra il Buccinasco e l’Opera. Uno spareggio per tirarsi fuori dalle sabbie mobili dei play out, che, se persi, condannano alla retrocessione in Terza categoria.

Chi ha vinto, chi ha perso

Lo ha vinto il Buccinasco che è riuscito a finalizzare una sola delle due o tre occasioni che è riuscito a creare nei novanta minuti di gioco. Lo ha perso l’Opera perché quando le sue punte si sono trovate sui piedi la palla buona, l’hanno sparata alle stelle. Così i rossoblù possono respirare, i loro avversari diretti, sono caduti al penultimo posto (che poi sarebbe l’ultimo visto che la Fides si è ritirata).

Di Pierro cecchino

Non è stata una bella partita. Troppo alta la posta in gioco. Si è giocata prevalentemente a centrocampo, con lanci lunghi dall’una e dall’altra parte. Su uno di questi, Di Pierro, che ormai sembra diventato un cecchino, a una decina di minuti dall’inizio della gara, è riuscito a metterla nel sacco. In campo si è vista poca tecnica. Molti, invece, gli scontri fisici. Per fortuna l’arbitro è riuscito a tenere in mano la partita e ha raffreddato i bollenti spiriti punendo i falli più duri con cinque cartellini gialli.

Il punto

Messi in cascina i tre punti, il presidente Franchina ha fatto il punto sulla lotta per non retrocedere. Il Buccinasco si è portato a due punti sopra la zona play out. Domenica prossima c’è un altro spareggio con il Leone XIII che precede i rossoblù. Una vittoria, aggiunta ai tre punti assegnati per la gara con la Fides da tempo ritiratasi dal campionato, potrebbe essere un buon viatico per cominciare a mettere in frigo le bottiglie da stappare in caso di salvezza.

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