Dopo trent’anni di polemiche, processi (sommari e legali), milioni di euro buttati dalla finestra, oggi è iniziata la demolizione del rudere della piscina che sarebbe dovuta sorgere in via Morona: una struttura incompiuta che il tempo ha reso irrecuperabile.
Doveva essere un centro sportivo con piscina e palestra. I lavori iniziati nel 1991 erano stati interrotti l’anno successivo e mai più ripresi. Era diventato il monumento all’inefficienza comunale, tanto da aver interessato persino Striscia La Notizia.
“Dopo 30 anni – ha spiegato il sindaco Fabio Bottero in un post pubblicato sulla pagina istituzionale del comune su Facebook – mettiamo la parola fine a un vero e proprio scempio, un’opera iniziata e subito interrotta lasciando che l’area diventasse col tempo luogo di degrado e preda di atti di vandalismo”.
“Abbiamo scelto di iniziare oggi i lavori di demolizione – ha aggiunto – , primo giorno di vacanza dei nostri studenti, per non creare disagio alle lezioni. I lavori dovrebbero durare un paio di mesi, chiediamo ai residenti un po’ di pazienza, ci sarà rumore ma sicuramente ne vale la pena”
Al posto dell’edificio degradato abbattuto dovrebbe sorgere un nuovo palazzetto per lo sport, un centro multidisciplinare. Il progetto originario prevedeva la realizzazione di una palestra e una piscina all’aperto. Quello nuovo sarà reso pubblico prossimamente.
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